Le dichiarazione del portoghese dopo la sconfitta in finale di Europa League contro il Siviglia a Budapest
Dopo la sconfitta contro il Siviglia ai rigori in finale di Europa League, Josè Mourinho ha commentato la gara e ha parlato sul suo futuro ai microfoni di Sky Sport:
"O usciamo con la coppa o siamo morti. Siamo morti per stanchezza mentale e fisica, ci sono tanti episodi di cui parlare. Senza la coppa, siamo stanchi morti e orgogliosi. Puoi perdere una partita, ma mai la tua professionalità. Ho vinto cinque finali e ho perso questa, ma torno orgoglioso, i ragazzi hanno dato tutto".
“Siamo tutti attaccati alla maglia, alla nostra natura, prendiamo le cose con serietà e umiltà. Lavoriamo tanto, ognuno reagisce in un modo diverso, uno piange, l’altro no. La verità è che siamo tutti tristissimi, con o senza pianto la verità è questa. Arriviamo a casa morti di stanchezza e morti di sentire che è ingiusto. Grande partita, grande finale, intensa, maschia, vibrante, l’arbitro sembrava spagnolo. Gialli, gialli, gialli, c’era uno che doveva prendere secondo giallo e poi è rigorista (Lamela, ndr)”.
"Vado in vacanza lunedì, se fino a lunedì abbiamo tempo di parlare sì. Altrimenti vado in vacanza e si vedrà, con questi ragazzi devo lottare per loro e non posso dire obiettivamente che rimango".