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Massimo Chiesa, ex arbitro internazionale, promuove la direzione di gara di Irrati in Lazio-Inter. Voto 6,5, come si legge nell’analisi su Calciomercato.com: “L'arbitro non esce scalfito da questa partita. L'intervento su Dimarco era falloso, ma non è stato fischiato per concedere il vantaggio all'Inter. Ho sentito che Lautaro era di spalle e per questo ha continuato a giocare, ma ha avuto 7/8 secondi per continuare l'azione e andare in porta. E intanto Dimarco era sempre a terra. Perché quindi, se non si è fermata l'Inter, avrebbe dovuto fermarsi la Lazio?! Per fair play? Ma se non ce l'ha avuto un suo compagno avrebbero dovuto averlo gli avversari?! Io credo che abbiamo fatto bene a non fermarsi ed è stato bravo anche Irrati a non interrompere il gioco. Perché, ricordiamocelo, è l'arbitro che deve decidere quando fermarsi; non i giocatori. Anzi, io inizierei ad ammonire i giocatori che buttano fuori il pallone se c'è un compagno a terra. Ovviamente solo quando si tratta di qualcosa non grave, altrimenti giusto fermarsi. Concludendo, penso che Irrati abbiamo spiegato fin troppo le sue decisioni, ma lo giustifico perché erano tutte occasioni particolari.
Ok anche il rigore alla Lazio per fallo di mano di Bastoni, che salta un filo scomposto allargando il braccio e quindi il volume del corpo. L'espulsione di Luiz Felipe? Il difensore della Lazio ha esagerato, perché per quanto puoi essere amico l'ha preso in giro saltandogli addosso dopo una partita del genere. E Irrati è stato costretto a espellerlo. Capisco Correa, ma se sono tanto amici forse anche la sua reazione è stata un po' esagerata".
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