- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
Gaby Mudingayi, ex centrocampista dell'Inter, è tornato sui suoi trascorsi nerazzurri ai microfoni de Il Posticipo.
Come è andata la sua avventura all’Inter?
Ho avuto sfortuna. Ho lavorato tanto per arrivare in una squadra di prima fascia. All’inizio giocavo e le cose stavano andando bene: eravamo secondi dopo la Juve. Poi mi sono rotto il tendine di Achille e quando ti fai così male è difficile. Quando hai vent’anni la società ti aspetta e ti coccola perché comunque hanno investito su di te. Se ti succede invece a una certa età, diventa difficile anche per il club. Ho fatto di tutto per tornare in tempo, ma l’Inter aveva fatto altre scelte. Purtroppo ci sono rimasto poco, ma è stata colpa dell’infortunio. Ho giocato pochissimo.
Lei ha giocato in un’Inter in fase di transizione da Moratti a Thohir…
La stagione 2012-13 è stata difficile… qualche anno prima l’Inter aveva vinto il Triplete: alcuni giocatori importanti erano andati via, qualcuno era ancora lì però pensava di partire. Arrivare in un ambiente così non è semplice. Dopo la vittoria del Triplete, i tifosi volevano che venissero acquistati grandi giocatori. C’era tanto vai e vieni, era difficile.
C’erano anche Coutinho e Cassano: che cosa ricorda di quella squadra?
Ho tanti ricordi. Uscivo spesso con Cassano, andavo spesso mangiare insieme a Nagatomo. Coutinho era un grande giocatore, come ragazzo era molto timido ma tanto rispettoso. Ho un grande ricordo del capitano Zanetti. Fino ad allora io ero stato solo suo avversario e all’inizio mi aspettavo di trovare una persona un po’ chiusa che magari stava per i fatti suoi, invece Javier era il primo ad aiutare. Zanetti era il primo in qualsiasi cosa.
In panchina c’era Stramaccioni: anche lui è stato sfortunato all’Inter?
Penso di sì: anche lui è arrivato in un momento in cui l’Inter cambiava tanti allenatori perché non riusciva a trovare la quadratura giusta. Uno come Strama che non aveva tanta esperienza ad alti livelli lo ha pagato. Doveva allenare gente di un certo spessore e magari non aveva avuto il polso giusto. Aveva buone idee, ma alla fine è crollato tutto perché non era facile allenare quella Inter.
Come vede Inter e Lazio nella corsa scudetto?
Sono due squadre con giocatori importanti e penso che possono dare fastidio alla Juve fino alla fine del campionato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA