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Mundo Deportivo: “Barça su Kovacic? Sorprendente, soprattutto perchè…”

Dario Di Noi

L’ultimissimo giorno di mercato, alla fine, non ha portato in dono nè acquisti nè colpi di alcun tipo al popolo nerazzurro, ma solo affari saltati (tra Borini e Bonaventura) e cessioni non andate a buon fine, sia per mancanza di acquirenti e...

L’ultimissimo giorno di mercato, alla fine, non ha portato in dono nè acquisti nè colpi di alcun tipo al popolo nerazzurro, ma solo affari saltati (tra Borini e Bonaventura) e cessioni non andate a buon fine, sia per mancanza di acquirenti e offerte valide (vedi Guarin), sia perché assolutamente non avallate dall’intera società Inter (leggi Kovacic e Icardi).

Così, anche l’apparente interesse del Barcellona - trapelato nella serata di lunedì - nei confronti dello stesso Kovacic non ha avuto alcun seguito, il tutto perché su questo l’Inter è sempre stata chiara: Kovacic (e Icardi) non sono elementi cedibili, restano al 100 %, con buona pace di chi li ha cercati o richiesti in questa finestra di mercato. Se poi tra queste pretendenti ci sia anche il Barcellona, la certezza non la abbiamo, ma anche in Spagna - in merito - nutrono diversi dubbi.  

Lo stesso Mateo ha dichiarato di non saperne niente sull’interesse del Barça, niente di niente, e su questo il gioiellino nerazzurro non mente, stando anche a quanto racconta oggi la stampa iberica. L’Interesse blaugrana di cui si è parlato, infatti, ha sorpreso anche loro, e in particolar modo il Mundo Deportivo, soprattutto perché il croato, nel suo modo di giocare, assomiglia molto al connazionale Alen Halilovic, classe ’96 appena trasferitosi in Catalogna dalla Dinamo Zagabria. Per questo suona strano il desiderio blaugrana di acquistare subito Kovacic, per questo in Spagna diffidano di certe voci, appellate come del tutto "sorprendenti".

Che siano vere o meno, non c'è comunque da preoccuparsi: l'Inter è stata chiara, i suoi giovani talenti sono e restano la base del nuovo progetto. Kovacic e Icardi erano e sono rimasti incedibili, parola di Thohir. Alla prima prova, l'indonesiano ha dato pienamente seguito alle sue parole: la fiducia, ad ora, se l'è ampiamente meritata.