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Brutta prestazione per l'Inter contro l'Eintracht. I nerazzurri hanno abbandonato l'Europa League perdendo 1-0 coi tedeschi. Questo il commento del giornalista Gianni Mura su Repubblica:
"All’Inter, già malmessa di suo (9 assenze) la partita va in aceto da subito: nei primi 5’ una paratona di Handanovic su tiro di Jovic, successiva traversa di Haller e 0-1 su pallonetto di Jovic che sbuca da tutte le parti e gode di uno svarione di De Vrij che neanche all’oratorio. All’oratorio, quando si era sotto nel punteggio, si spediva il più alto a fare il centravanti. È quello che ha fatto Spalletti con Ranocchia, a mezz’ora dalla fine. Non è il primo, non sarà l’ultimo e non c’è da scandalizzarsi. Non aveva molte carte da giocare: in panchina aveva quattro ragazzi della Primavera e due, Esposito e Merola, li ha pure fatti entrare. Non erano loro a poter salvare l’Inter da un’eliminazione amara: pesa il rigore sbagliato all’andata, pesano le assenze, ma l’Inter continua a non avere un gioco né un’anima. Migliore Handanovic, che ha evitato un punteggio umiliante".
Prosegue il commento: "L’Eintracht è sceso in campo con la voglia di azzannare, e l’ha fatto. Colpisce più duro chi colpisce per primo. L’Inter è parsa giù atleticamente e mentalmente quasi rassegnata: gli avversari hanno sfruttato bene il suo momento-no e vinto tutti i duelli. Ridisegnata da Spalletti con Skriniar a centrocampo, la squadra nerazzurra nel secondo tempo ha sofferto meno, ma ha sofferto molto. Nessuno l’ha presa per mano, non il lento Borja Valero, non l’indisponente Perisic, non l’irriconoscibile Vecino. E non sempre Handanovic, signore in giallo e capitano, può metterci una pezza. In attesa che si definisca il caso Icardi, non c’è molto tempo per riflettere, né per ricompattarsi. Tramontati tre traguardi su quattro, resta il piazzamento che garantisca la Champions. E se la squadra non cresce rischia davvero di restare a bocca asciutta. Domenica c’è il derby. Dove dicono sia favorita la squadra più debole. Che adesso è l’Inter, quasi al buio e in mezzo alle spine".
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