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Gianni Mura commenta il derby d'Italia finito a reti inviolate di ieri sera: «Partita vibrante, si sarebbe detto una volta. Partita maschia, spigolosa, ruvida, muscolare, arruffata. Gli aggettivi non mancano. Bella no, brutta nemmeno. Dei possibili artisti, Jovetic non è il massimo e comunque è uno dei pochi che salta l’avversario (che poi lo stende). Un altro, Cuadrado, di ogni iniziativa può essere tromba e tomba. Parte suonando la carica e ondeggiando, ma poi azzeccasse mai i tempi e la misura del passaggio. Nella Juve rientrava Marchisio, da cui non si poteva pretendere molto, dopo tanta sosta. Quando il ritmo s’è abbassato e Pogba ha deciso che era ora di combinare qualcosa, s’è vista una Juve discreta, anche buona dalle parti di Barzagli. La sorpresa di Mancini era Brozovic, quella di Allegri Zaza. Forse Dybala era giudicato troppo morbido per una partita ad alto tasso agonistico (4 ammoniti nel primo quarto d’ora, 8 alla fine). Lo 0-0 è il secondo dopo 8 turni di campionato. L’Inter può sempre sognare, in folta compagnia e se Icardi riceva qualche pallone decente. Per la Juve è più difficile».
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