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Dalle colonne di Repubblica, Gianni Mura analizza così la sconfitta dell'Inter contro il Barcellona. "Se i titolari dell’Inter non riescono a battere le riserve del Barcellona, tutto si spiega. Con un po’ di cinismo, certo. E anche con molta amarezza, perché l’Inter ha avuto più volte l’opportunità di fare risultato pieno. Due gol annullati, giustamente, buone parate di Neto, ma anche un approccio sbagliato a una partita che non era facile da affrontare. Si giocava a San Siro, davanti a 72 mila tifosi adoranti, con un orecchio a Dortmund. Il Barcellona, chiaramente, non è andato in campo col sangue agli occhi. Sulla condotta dell’Inter, ha certamente influito il fatto di dover recuperare due volte. Prima il gol di Perez, e prima della fine del tempo ha provveduto Lukaku. Poi, quand’era tardi per rimediare, un gioiellino del 17enne Ansu Fati, questo sì che è buono. Ha trovato la solidarietà e la comprensione dei suoi tifosi, che l’hanno a lungo applaudita mentre usciva a testa bassa dal campo. Passa in Europa League, che può anche vincere, però la delusione per essere già usciti dalla Champions ci vorrà un po’ a cancellarla. Un’Inter più lucida poteva anche venirne a capo. Quella di ieri sera ci ha messo molto cuore, molta voglia ma poca lucidità. Ed era quasi inevitabile che finisse così".
(Repubblica)
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