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Mura: “L’Inter vince come piace ai tifosi. Ancora nulla di speciale ma…”

Il giornalista Mura commenta la vittoria nerazzurra nel derby

Francesco Parrone

Dalle colonne de la Repubblica, Gianni Mura fa il punto sul derby conquistato dall'Inter grazie alla tripletta di Icardi: "L’ Inter vince nel modo che più piace ai tifosi: all’ultimo minuto, su calcio di rigore giusto quanto sciocco. La sciocchezza è di Rodriguez, che cintura D’Ambrosio senza che in area ci fossero pericoli. E così Icardi fa tris, e lancia in aria la magliacome aveva visto fare a Messi, e la Milano nerazzurra fa festa. Anche nei 180 Paesi collegati non si saranno annoiati, anzi molti si saranno chiesti com’è possibile che una squadra, il Milan, si trasformi in modo impressionante tra un tempo e l’altro. Non è solo Cutrone per Kessie, è lo spirito collettivo di chi ha regalato 44’ (poi, il tiro di Borini) stando a guardare, e poi ha assalito l’ Inter, azzannandola finché non è arrivato, per due volte, il pareggio.

Che sarebbe stato il risultato più giusto: un tempo per uno, più corali gli attacchi del Milan, sostenuti da un instancabile Borini, più mirati sulle conclusioni di Icardi, in grandissima serata, quelli dell’ Inter. Mai giocando benissimo, ma tra il benino (ieri) e il così così, l’Inter è arrivata sul secondo gradino della classifica, a 2 punti dal Napoli. E sabato si gioca Napoli-Inter e dirà in modo più chiaro il valore dell’ Inter. Il temperamento non le manca. Forse caricata dalla sfilata di quelli del triplete, ha cominciato subito a caricarsi del peso della partita. Il Milan aspetta spazi che non trova e va sotto su bel lancio di Candreva che Icardi, libero tra Bonucci e Musacchio, devi in porta. Niente di speciale l’Inter, ma contro quel Milan bastava ampiamente.

Il risveglio del Milan, che ha confermato le sue pecche difensive, ha mandato in onda un’altra partita, più emozionante e movimentata, una partita in cui anche l’ Inter è stata costretta a ballare. L’ha fatto, anche se Candreva era uscito senza fiato e Gagliardini ne indovinava poche. Oltre alla regolarità di Perisic, era cresciuto Vecino. Icardi meriterebbe un lungo discorso: il primo gol è da falco, il secondo da artista e la freddezza con cui spiazza Donnarumma parla da sola. Fin qui il vento della buona sorte ha assistito l’Inter. Prendi un allenatore esperto, fa risultati pesanti anche se non brilla per gioco. Si diceva del’ Inter di Trapattoni e si può dire dell’ Inter di Spalletti: chissà che combina quando giocherà meglio. Quanto al Milan, ha reagito, ed è anche per questo che Montella resterà. Anche se la squadra ha i punti del Chievo e la metà di quelli del Napoli".

(Fonte: Gianni Mura, la Repubblica 16/10/17)

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