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Mura (Repubblica): “Mai avere certezze con l’Inter! Presi a pallate, così nemmeno col Barça”

Andrea Della Sala

Sul quotidiano il commento del giornalista alla pesante sconfitta dell'Inter

Sconfitta pesante quella patita dall'Inter contro l'Atalanta. Nerazzurri mai in partita e che subiscono la furia della squadra di Gasperini. Su La Repubblica ne ha parlato Gianni Mura:

"L’Inter non è nuova agli improvvisi e poco prevedibili cali di rendimento. Aveva vinto le ultime 7 gare, aveva la miglior difesa: 6 gol subìti, coi 4 incassati a Bergamo non l’ha più. Sembrava si fosse ritrovata. Sembrava, mai avere certezze con l’Inter, squadra pazza anche per i suoi tifosi. Certo, di fronte aveva l’Atalanta, che sta risalendo la corrente dopo un avvio stentato e condizionato dall’amarezza per l’eliminazione dall’Europa (ma può tornarci). Poi, bisogna ripetersi sui nerazzurri di casa: abilità nello scovare giocatori di bassa notorietà e alto rendimento, un allenatore bravo nel dare un gioco aggressivo e nell’evitare, per quanto possibile, i cali di tensione. Osso duro, l’Atalanta. Anche troppo per l’Inter, che due gol li ha beccati negli ultimi minuti ma prima era stata presa a pallate come nemmeno col Barça".

Prosegue l'analisi: "Handanovic l’ha tenuta in partita finché ha potuto, senza le sue grandi parate i gol potevano essere il doppio. Quando una squadra gioca così male, non è facile individuare una sola causa. Stanchezza? Presunzione? Formazione sbagliata? Un po’ tutto. Il centrocampo con Vecino, Gagliardini e Brozovic poco portato a costruire ma anche a distruggere. Stranamente ignorato Joao Mario, riportato in prima squadra dopo mesi di purgatorio, non ancora pronto Nainggolan. Non è con un paio di uomini che si spiega un crollo del genere. L’Inter non ha vinto un duello individuale. Il rigore di Icardi, su regalo del portiere, è l’unico vero tiro in porta di tutta la partita. L’Atalanta ne aveva fatti 16 solo nel primo tempo: record positivo per Gasperini, negativo per Spalletti. I numeri non sono tutto, ma 16 conclusioni lasciate in 45’ agli avversari sottolinea un’inferiorità ai confini della nullaggine".