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Musso: “Futuro? Voglio la CL. Hakimi mi piace. Handanovic? Uno dei migliori perché…”

Matteo Pifferi

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il portiere dell'Udinese Musso ha parlato così della sfida contro l'Inter, in programma oggi

Lunga intervista concessa alla La Gazzetta dello Sport da Juan Musso, portiere argentino dell'Udinese che oggi sfiderà l'Inter. Un club che, da tempo, monitora la situazione portieri in un'ottica post-Handanovic. Ecco le parole di Musso:

«Forse l’Inter è la più forte di tutte. Ha tante opzioni per far male... E Hakimi mi piace, è veloce, tecnico».

Ma il suo vero amico è Lautaro. L’ha sentito?

«Gli ho scritto, siamo amici abbiamo scambiato due maglie, ma una l’ha voluta mio fratello».

Sta pensando pure lei di diventare papà?

«Non ho fretta. Vedo che chi lo diventa trova grandi motivazioni, ma voglio aspettare».

Lo teme Lautaro?

«Lui e Lukaku sono una delle coppie d’attacco più forti, alla pari con quella della Juve. Ma io non temo nessuno. E neppure l’Udinese. Non ci sentiamo inferiori».

Ha ancora il mito di Handanovic? Lo riteneva il migliore quando la intevistammo al primo anno.

«E’ uno dei migliori, ha esperienza e trasmette sicurezza. Nel podio italiano metto pure Donnarumma e Szczesny. In Europa ammiro Neuer e Oblak».

Lei in campo parla tantissimo. Perché?

«Serve pure a me per tener viva la concentrazione. Ai compagni non devo insegnare niente, sanno che sono così».

Ogni settimana il vostro allenatore Luca Gotti viene messo in discussione.

«Per noi giocatori non è mai stato in discussione. Con lui stiamo bene e gli vogliamo bene. E’ un uomo estremamente intelligente, analizza il gioco come pochi, legge le partite, sa come attaccare e difendere».

Cosa è mancato?

«Per le partite perse non si esonera il mister. Abbiamo sbagliato col Benevento, ci hanno superati. Con lo Spezia dovevamo almeno pareggiarla. Con la Juve ci siamo sbilanciati. Dobbiamo stare più concentrati, ma meritiamo dei punti in più.».

La difesa ha perso senza Nuytinck?

«L’assenza pesa. Ammiro la sua concentrazione».

Lei, invece, era molto concentrato mercoledì. Ha fatto una gran partita. Perché c’era il vice ct Samuel in tribuna?

«Veramente non lo sapevo. E le assicuro che non l’ho visto dopo. Sapevamo di dover dare tutti qualcosa in più, perché le prestazioni ci sono, ma non arrivavano i punti. E ora non ci danno neppure i rigori evidenti, come il fallo di Gollini su Pereyra mercoledì».

Lei ha delle colpe? Forse su qualche tiro da fuori.

«Se non vedi partire il tiro è difficile. In qualche occasioni mi sentivo troppo coperto dai difensori. Ci abbiamo lavorato. Col Torino ho sbagliato un passaggio per Samir e segnarono».

Contro la Lazio avevate raggiunto il top, vincendo a Roma. Con tutti gli argentini.

«Ci troviamo a occhi chiusi, sappiamo come e quando dare la palla a ognuno. Gli infortuni di Pussetto e Forestieri sono una mazzata. Nacho stava andando tanto forte. Con alcuni siamo anche in Nazionale dove credo ai aver la stima del ct».

De Paul continua ad andar fortissimo. Tutti si chiedono perché non giochi in una big.

«Merita una squadra che lotta per traguardi importanti».

E lei che farà?

«Penso all’Udinese. E’ normale che io voglia arrivare in un club che gioca la Champions».