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N’Dyae: “Sono il Mou d’Africa. A Zanetti non fischiano mai un fallo”

Eva A. Provenzano

In finale del Mondiale per Club l’Inter dovrà affrontare la sorpresa Mazembe. La squadra africana ha battuto per due a zero l’Internacional di Porto Alegre strafavorita della semifinale. L’allenatore Lamine N’Diaye si...

In finale del Mondiale per Club l'Inter dovrà affrontare la sorpresa Mazembe. La squadra africana ha battuto per due a zero l'Internacional di Porto Alegre strafavorita della semifinale.

L'allenatore Lamine N'Diaye si definisce il 'Mourinho d'Africa': "Dicono che sono un grande tattico", sostiene. Da Mou ha sicuramente imparato a nascondere tra le parole la vena polemica: "Il giorno prima della partita - riferisce La Stampa - ho detto ai miei ragazzi che era arrivato il momento per l'Africa di fare la cosa giusta: vincere. Ho buoni giocatori. E fiducia in loro: con la volontà tu puoi battere chiunque. E in più non avevamo niente da perdere. Affrontiamo un grandissimo club con formidabili giocatori come Eto'o, Lucio e Zanetti. A lui non fischiano mai un fallo". (Non vorremmo essere troppo puntigliosi, ma se al capitano non vengono fischiati i falli, non potrebbe essere perché non li fa?Sarà...).

Il tecnico della squadra africana punta tutto sul collettivo (proprio come Mourinho): "Il mio Eto'o?La squadra. Tutti insieme diventiamo una stella come Samuel. Adesso voi europei dovrete portarci più rispetto: non è vero che giochiamo bene, ma siamo disorganizzati. Siamo una squadra organizzata in difesa e che sa giocare palla a piede, in Europa il nostro calcio è stato dimenticato e vi annoiate", continua.

"Come mentalità - conclude - mi sento molto vicino agli allenatori europei. Sono calmo e sobrio".