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L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport tesse le lodi nei confronti di Nagatomo e D'Ambrosio, spesso finiti sul banco degli imputati, ma ieri autori di una pregevole prestazione:
"Un vecchio allenatore, che aveva eletto la semplicità a stile di vita prima che di gioco, quando doveva spiegare ai suoi ragazzi come disporsi sul campo, ripeteva con disarmante saggezza: «I terzini fanno i terzini, i mediani fanno i mediani». Che significava, nella logica spicciola del suo linguaggio: i terzini devono difendere quando hanno il pallone gli avversari e attaccare se vedono spazi davanti a loro. Principi basilari del gioco del calcio. Quell’allenatore era Osvaldo Bagnoli che, grazie a quelle idee, portò il Verona addirittura allo scudetto. Ieri sera, anche se a tratti e non con la continuità che sarebbe necessaria, nell’Inter si sono visti finalmente applicati quei sacrosanti concetti: i terzini hanno fatto i terzini, proprio loro che sono spesso stati messi sul banco degli imputati, e la squadra di Mancini è parsa decisamente più equilibrata rispetto al solito. Nagatomo e D’Ambrosio non sono fenomeni, e non lo saranno mai, ma se devono fare cose semplici (tipo: difendere con attenzione e grinta; e avanzare con frequenza appoggiando l’azione dei centrocampisti) possono essere utili. Molto utili".
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