FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

ultimora

Nainggolan, tra talento e (troppe) bravate. GdS: “Se fosse nato ‘noioso impiegato’…”

La considerazione de La Gazzetta dello Sport su Nainggolan

Matteo Pifferi

"«Se fossi nato brutto, non avreste mai sentito parlare di Pelé». George Best, che con le parole se la cavava quasi altrettanto bene che con i piedi, spiegava così, con autoironia e spacconeria, quanto la vita fuori dal campo avesse influenzato il suo rendimento sul terreno di gioco. Ecco, non siamo a quei livelli lì, ma se Radja Nainggolan fosse nato «noioso impiegato» probabilmente avrebbe giocato due Mondiali, l’Inter oggi sarebbe più tranquilla e soprattutto la sua carriera avrebbe raggiunto vette più elevate". Apre così l'articolo de La Gazzetta dello Sport in merito a Radja Nainggolan che, a differenza di Best, ha sempre rigettato l'etichetta di bad-boy in quanto il suo comportamento oltre le righe non ha ma influenzato il suo rendimento in campo: all'Inter, però, Nainggolan finora, vuoi anche per problemi fisici, ha deluso e non ha mostrato sprazzi delle sue doti.

CAGLIARI, ROMA, BELGIO E INTER - La Rosea, poi, sviscera i vari episodi riguardanti Nainggolan: dalla presunta aggressione alla moglie in quel di Cagliari nel 2014 (20 giorni di prognosi alla moglie per lievi lesioni) all'odio nei confronti della Juventus fino al capodanno 2018 con il video in cui si dimena tra birre, sigarette e imprecazioni. La Roma decide di multarlo e lui, alla fine, ammette di aver oltrepassato il limite. Se il 2018 inizia e finisce con i provvedimenti di Roma e Inter, nel mezzo c'è anche il "caso" Mondiale: dalla protesta di un albergo per il fumo nella stanza durante la gestione Wilmots al test alcolemico non superato nel 2017 con tanto di multa di 1200 euro e patente ritirata, anche se il giocatore smentisce con tanto di foto con la patente in bocca. Anche con Martinez i rapporti sono tesi e, alla fine, il CT decide di non convocarlo per la Russia. Per finire, dopo poche settimane dal suo arrivo all'Inter, viene immortalato in una discoteca a fianco di Corona e, al consiglio di un tifoso di tornare a casa, la risposta è stata un dito medio. «Se volessi essere un esempio, farei l’insegnante o l’educatore». Parola di Radja, in patria, un paio di anni fa. Oggi sicuramente la pensa allo stesso modo. E la coerenza, in questo caso, non è una virtù", chiosa la Gazzetta.

tutte le notizie di