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Questa sera la squadra di Guardiola non può sbagliare: “I Citizens hanno ben chiaro che, in caso di sconfitta, quanto di buono dimostrato in una stagione splendida, che ha portato a Etihad una Premier League e una FA Cup, passerà in secondo piano e tutto verrà ingiustamente etichettato come “fracaso”, nient’altro che un misero fallimento”.
Dal canto suo, l’Inter sa di non contare sui favori del pronostico e non ha la pressione di chi deve vincere ad ogni costo:
“In pochissimi, a fine agosto dell’anno passato avrebbero, però, puntato un centesimo sui nerazzurri protagonisti dell’ultimo atto del trofeo per club più prestigioso d’Europa: del resto, quando nel girone ti trovi a dover fronteggiare il Bayern padrone di Germania e il Barcellona Gran Signore di Spagna sai che devi fare qualcosa fuori dall’ordinario per non soccombere. Eccome se l’ha fatto, qualcosa di speciale, il Gigante Nerazzurro. E anche ora, esattamente come a fine agosto, all’Inter sanno d’essere sfavoriti dai pronostici, ma proprio come la scorsa estate possono dimostrare di trovarsi divinamente nel ruolo d’underdog, d’essere pronti a lasciare a bocca aperta, ancora una volta, il Pianeta Football”.
Senza dimenticare la sfida nella sfida, quella tra i bomber:
“E se l’arma, nemmeno tanto segreta, del Nanetto Bluemooner, se il terminale offensivo del Manchester City è ‘Odino’ Haaland, ispirazione, furore e gol a grappoli, il Gigante Nerazzurro s’affida alla vena clamorosa in quest’anno solare di Lautaro Martínez, novello Gauchito Gil d’Argentina e dell’Inter, l’eroe popolare a cui tutti s’affidano, in America Latina, nei momenti di disperato bisogno. Ha segnato 20 reti dopo aver sollevato la Coppa del mondo al cielo di Lusail, El Toro: nessuno come lui, nemmeno ‘Odino’ Haaland, ispirazione e furore, quello che ha triturato ogni record in Inghilterra. Mica male avere uno così come arma quando sei l’underdog, la squadra sfavorita”.
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