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Nani: “Inzaghi? Si vedeva che era da big. Contro l’Inter ho capito una cosa”

Daniele Vitiello

L'esterno portoghese nell'ultimo turno di campionato ha ritrovato il tecnico che lo aveva allenato alla Lazio

Luís Carlos Almeida da Cunha, per tutti Nani, sta vivendo la sua seconda esperienza in Italia in uno dei posti più belli del nostro Paese. Ne ha parlato ai microfoni della Gazzetta dello Sport: "Diciamo più un’opportunità per farmi apprezzare in Italia. Alla Lazio mi sono sentito a casa, Roma è piaciuta alla mia famiglia, come adesso Venezia che tra l’altro non avevo mai visto prima, che mancanza! Alla Lazio con Simone Inzaghi avevo un buon rapporto, franco: mi considerava bravissimo ma era difficile per lui inserirmi e io ho risposto che non c’era problema, capivo che la squadra era già completa e affiatata. Si vedeva che Inzaghi era da top club, quello che sta facendo con l’Inter è una conferma».

Le prime due gare di A cosa le hanno detto del Venezia?

«La sconfitta con l’Inter mi ha lasciato un grande ottimismo. Potevamo fare punti, abbiamo disputato un’ottima partita, come gioco e per come ci eravamo arrivati, con tanti assenti per il Covid. Ho visto una squadra che ha fiducia in se stessa e uno spirito vincente. Se giochiamo sempre così possiamo andare lontano. E ho capito anche dove si deve crescere. Il calcio in Italia si gioca soprattutto con la testa, è molto tattico. Dobbiamo migliorare nei tempi di gioco, evitare certe ingenuità. Se ci riusciamo il nostro livello si alzerà e possiamo giocarcela con tutti. Io sono qui per aiutare a dare questa mentalità».

Prima l’Inter, ora il Napoli.

«Vedo una bellissima partita. Inter e Napoli sono la storia della Serie A e io vivo per queste sfide. Curioso di vedere all’opera Osimhen. Sono fiducioso, giochiamo davanti al nostro pubblico e cercheremo di stupire».