LEGGI ANCHE
"Conte non ha bacchette magiche, si è armato di pazienza (finché ne avrà), e aspetta rinforzi. Tutto è commisurato: non grandi cose ma utili cose. I giocatori in lista di sbarco (Osimhen, Gaetano, Folorunsho e Mario Rui) non sono convocabili per scelta condivisa col club, il nigeriano — ancora bloccato — è il peccato originale da cui diventa ogni giorno più difficile affrancarsi. I 78 milioni spesi finora non sono pochi, ma soltanto una parte dell’investimento cui è chiamato il club. Serve un centravanti (Lukaku è il prescelto), un centrocampista che possa dare respiro a Lobotka e Anguissa, serve la forza della convinzione".
"La sconfitta col Verona è una disfatta tattica figlia anche dell’appannamento mentale, dei singoli (chi più chi meno) e di squadra. Kvaratskhelia ha tenuto accesa la speranza per un tempo, poi è uscito per un colpo alla testa. Il naufragio ha dato l’input: fare presto. Conte aveva avvisato tutti: serve energia, nuova linfa. Il club deve investire ma anche incassare (Osimhen): tutto in 10 giorni. La scommessa resta in piedi".
(Corriere della Sera)
© RIPRODUZIONE RISERVATA