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Il Napoli è l’anti-Inter? Conte scaccia le pressioni e mette le cose in chiaro

Il Napoli è l’anti-Inter? Conte scaccia le pressioni e mette le cose in chiaro - immagine 1
Dopo l'inizio del ritiro a Dimaro, Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa. Il Corriere della Sera analizza le dichiarazioni del tecnico
Gianni Pampinella Redattore 

Dopo l'inizio del ritiro a Dimaro, Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa. Il Corriere della Sera analizza le dichiarazioni del tecnico del Napoli. "Quando arriva Antonio Conte c’è da spendere (e pure tanto) in giocatori, alzare il tetto degli ingaggi. Un refrain e basta, o cosa? É la cassa di risonanza mediatica che ha attribuito negli anni a questo allenatore la propensione a volere, quasi esigere, club ricchi e squadre forti. Invece: «Il Napoli resta quello di prima. Non cambia la sua strategia, io ho chiesto soltanto chiarezza, investiremo i soldi che eventualmente entreranno nelle nostre casse». Basterà a spazzar via l’etichetta? La sua carriera (tutta) dice che è stato tra i «poveri» e tra i «ricchi», ha quasi sempre vinto, qualche volta perso. Si è adattato, quando ha creduto nel progetto. Napoli, in quest’ottica, è la sfida".

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"Alessandro Buongiorno, il difensore arrivato dal Torino, è un pezzo da 90, ed è il talento più promettente della serie A: detto, fatto. Conte ha chiesto, il club ha provveduto. Adattarsi va pure bene, ad Antonio le brutte figure, però, non piacciono. La linea è quella della chiarezza, della concretezza. Oggi indossa la shirt tecnica, il volto è un po’ più tirato ma l’entusiasmo è lo stesso. Linguaggio chiaro, essenziale, persino un po’ sferzante: «Il Napoli non è l’anti-Inter, lo scorso anno è arrivato 41 punti dietro», e risponde a chi fa griglie di partenza. Assicura lavoro, questo sì. E sul tema a lui caro pure parla con parsimonia: non ha obiettivi da sbandierare, ribadisce la «cultura dei fatti».


"Conte conquista a distanza anche l’ex dissidente Kvaratshkelia che fino a ieri voleva andar via, oggi mette il suo like ai post social del Napoli con la foto di Antonio. A volte basta la chiarezza per cambiare il destino («devi morire qui con me» ha detto al georgiano in una delle ultime telefonate); quasi certamente non cambierà quello di Osimhen, che andrà via ma «finché è qui lavora duro con noi».

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"Ecco, è soddisfatto Conte. L’ambiente che ha trovato gli piace, qualche calciatore è andato anche oltre le aspettative («Lobotka e Anguissa sono tra le coppie di centrocampo più forti in senso assoluto»), si sfila al giochino del chi vince lo scudetto, ma non sfugge agli impegni: «Saremo la squadra che darà fastidio, abbiamo il dovere di tornare nelle Coppe, dalla porta principale, questo è l’obiettivo. Se dicessi altro, dovreste internarmi». Conte manager, allenatore ed equilibratore: «Non si potevano buttare anni e anni di lavoro ed il presidente è stato bravo ad agire nella maniera giusta». A proposito, dov’è De Laurentiis? A Dimaro, ma non con lui in conferenza. È il nuovo corso".

(Corriere della Sera)

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