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Napoli, Meluso: “Gara condizionata da cattiva giornata arbitro. Dopo l’1-0…”

Napoli Inter Meluso
Le parole del direttore sportivo azzurro dalla pancia del Maradona dopo la gara di questa sera tra la sua squadra e l'Inter
Daniele Vitiello Redattore/inviato 

Mauro Meluso, direttore sportivo del Napoli, ha parlato in conferenza stampa al termine della gara con l'Inter di questa sera. Ecco le sue parole, raccolte dall'inviato di Fcinter1908.it al Maradona: "Mazzarri ha preferito non venire, ne parlo io. La partita è stata pesantemente condizionata da una cattiva giornata dell'arbitro Massa. Il gol viziato da una sicura cintura su Lobotka ha condizionato molto psicologicamente la squadra, che si è trovata sotto di un gol dopo aver fatto 44' di quella maniera. Qualche ammonizione c'era e il rigore su Osimhen quantomeno andava rivisto, non farlo è stato un errore. Osimhen mi ha detto che è stato toccato. Io sono stato calciatore, quando ti toccano minimamente sul tallone d'achille vai a terra.

La sconfitta così pesante è stata mortificazione per noi e per la nostra gente. Siamo mortificati per come è maturata questa sconfitta. L'Inter è una grande squadra, ha campioni, per cui si vive su un equilibrio. Se questo equilibrio viene spezzato da una disavventura ci rimaniamo molto male. Mi ha fatto piacere che alla fine non ci siano stati fischi, perché quello napoletano è un pubblico competente e ha capito lo sforzo".


De Laurentiis ha intenzione di far sentire la sua voce nelle sedi opportune?

"Siamo tutti rammaricati".

C'è un problema nell'applicazione del VAR?

"Ci vuole uniformità di giudizio e credo non ci sia. Abbiamo una classe arbitrale di primissimo ordine nel mondo, non in Europa. Sono convinto della buonafede, perché una giornata storta può capitare, ma serve uniformità di giudizio".

Condividi le scelte dell'allenatore?

"Mazzarri sta cominciando a conoscere meglio la squadra, che ora sta ritrovando un equilibrio e mostrando le qualità che ha. Sono giocatori di grande livello professionale e umano, le scelte le fa il mister che ha carta bianca".

Normale il crollo psicologico della squadra dopo il primo gol?

"La squadra ha reagito e prodotto un'altra azione dove si poteva far gol con Osimhen se avessero dato quel rigore. Non aveva motivo di cadere. Il crollo psicologico c'è stato un po' verso la fine, perché fino al 2-0 siamo stati in partita. Sicuramente dopo quel primo tempo ti vedi prendere un gol viziato e ti girano. Magari devono trovare anche più forze nervose da mettere in campo".

Pensate ancora allo scudetto?

"Non siamo neanche a metà del campionato. L'obiettivo è cercare di fare del nostro meglio, il massimo gara dopo gara. Porre un obiettivo oggi diventa come guardare troppo in alto prima di fare una scalata. Meglio fare un passettino alla volta, questo è il nostro modo di agire ora. Troveremo energie mentali e fisiche per riprenderci, perché archiviamo questa cattiva giornata dell'arbitro e andiamo avanti".

 

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