Il Napoli torna in vetta alla classifica a punteggio pieno e in solitaria: sono 18 punti dopo 6 partite. Così Luciano Spalletti ha commentato a DAZN la vittoria della sua formazione contro il Cagliari per 2-0: “Abbiamo già perso gli altri anni e col Benevento, questo è un dato negativo da portare con tutti quelli positivi. Dobbiamo migliorare la qualità in trequarti per andare a chiudere le partite. Si arrivava al limite dell'area, bisogna liberarsi lo spazio. Il panorama in alto è bello, ma si può ancora crescere. Abbiamo gestito bene la partita senza affanno, se l'avessimo chiusa prima sarebbe stato meglio. La gente si aspetta tanto, quando prendi un tiro o un gol poi cambia, c'è da crescere, bisogna stare sul pezzo ed essere coscienti di chi siamo, sapere dove si vuole andare, stare sul pezzo perché alcune squadre devono entrare a regime e fare tanti punti come noi ne stiamo facendo ora".
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Spalletti: “Bel panorama dall’alto, ma si può crescere. C’è un dato negativo”
Le dichiarazioni dell'allenatore del Napoli dopo la vittoria per 2-0 nel posticipo della 6a giornata contro il Cagliari
Tutti si impegnano anche i subentrati?
"Chi non si sente titolare ad entrare a partita iniziata, non può fare neanche il titolare dall’inizio e non può giocare in un contesto di squadra. Rarità un gruppo così? Se uno non ce la fa deve essere aiutato dai compagni, ci sono 5 cambi e ognuno è titolare anche per pochi minuti. Non si è solo amici se si gioca titolare, si giocano tante partite e finora non c’era ancora l’esigenza di fare turnover. Tante squadre, compresi noi, devono entrare in forma. Poi quando si gioca ogni 3 giorni ci vogliono i giocatori che si sono allenati bene e non quelli con la puzza sotto il naso perché non hanno giocato”.
Le hanno fatto bene i due anni senza allenare?
"Chiariamo alle volte ho discusso anche con voi, ma è un atteggiamento di difesa. Motivazioni? Ormai ho 62 anni e anche se sono stato un calciatore scarso quando vedo giocatori che hanno qualità e la buttano via per non aver atteggiamento divento una belva”.
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