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"Nel calcio ci sono le categorie e l'operazione Mancini è giustissima". Claudio Nassi è molto chiaro e netto. Su Mancini poi ha sempre avuto un debole, fin da quando nel 1982 da ds blucerchiato lo portò alla Sampdoria pagandolo nove miliardi delle vecchie lire dal Bologna. Contattato da Tuttomercatoweb.com, spiega: "E' l'unica mossa che all'Inter potevano fare. Forse è stata fatta anche troppo tardi. Mazzarri ha dimostrato che il compito che gli era stato affidato era più grande di lui: non è facile lavorare a Milano, la piazza è difficile e ti mette sotto pressione. Se arrivi secondo, hai sbagliato. Anche la stampa è la più difficile d'Italia: tutti hanno visto troppo calcio e calciatori di gran livello, così i discorsi fanno poca... farina. Mazzarri magari è bravo a Napoli e non a Milano. Può darsi che possa essere un tecnico da grande squadra in futuro, adesso no. Mancini invece conosce l'ambiente, è stato un gran calciatore e in fondo quest'operazione è stata suggerita da Moratti. Quelle frasi di Mazzarri su di lui, l'ex patron se le è legate al dito. Il tecnico livornese avrebbe dovuto saper incassare ma quando non sei abituato a certi ritmi, vai in confusione".
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