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N.Cecere: “Stramaccioni non può lanciare i giovani finchè la matematica…”

Riccardo Fusato

Il noto giornalista della Gazzetta dello Sport, Nicola Cecere, ottimo conoscitore del mondo nerazzurro, dice la sua circa l’età media molto alta dell’Inter di Stramaccioni. Terza Inter targata Stramaccioni, esce di squadra il giovane...

Il noto giornalista della Gazzetta dello Sport, Nicola Cecere, ottimo conoscitore del mondo nerazzurro, dice la sua circa l'età media molto alta dell'Inter di Stramaccioni.

Terza Inter targata Stramaccioni, esce di squadra il giovane Ranocchia e rientra il vecchio Lucio. Che insieme con gli altri veterani fa innalzare l’età media della formazione nerazzurra a livelli mai toccati nè da Gasperini nè tantomeno da Ranieri. Se l’Inter andasse benissimo, si potrebbe dire ecco il vecchio che avanza. Siccome il pareggio di Trieste ha prodotto molta delusione nell’ambiente e altri due punti di distanza dal terzo posto si rimane sorpresi dinanzi alle scelte operate fin qui dal più giovane tecnico della serie A.Quando si è insediato, un po’ tutti gli osservatori erano convinti che con Stramaccioni sarebbe iniziata la breve ma importante stagione degli esami per i vari Obi, Poli, Ranocchia, Pazzini, Castaignos, Faraoni, Nagatomo, e ci sarebbe stato il lancio magari di Crisetig e di qualche altro Primavera: quanti di questi giovani o giovanissimi possono tornare buoni l’anno prossimo in un’Inter comunque da rinforzare? A questa missione si era ragionevolmente preparati e quindi ritrovarsi con il gruppo dei soliti noti genera perlomeno sorpresa, se non proprio perplessità. Intendiamoci, il popolo nerazzurro fa benissimo a destinare ai suoi veterani carichi di gloria dosi importanti di riconoscenza: l’indifferenza o peggio una aperta contestazione striderebbero in maniera insopportabile con i recenti successi. Seguendo le mosse di Stramaccioni però ci si deve necessariamente attestare su una linea diversa: non è ancora giunto il momento degli esperimenti. Evidentemente in seno al club sono in tanti a ritenere che si deve alimentare fino all’ultimo la fiammella Champions. Tremula, flebile, ma esiste. E ha trovato una fonte energetica alternativa nel pasticcio scommesse-partite truccate che rischia di alterare la classifica finale, anche in zone nobili con esiti al momento soltanto intuibili o temuti, a seconda delle prospettive di ciascuno.Obbedendo a questa richiesta-esigenza, Stramaccioni si affida ai legionari pluridecorati, nella convinzione che solo loro possono raggiungere il traguardo, sia pure in extremis. Ai giovani viene riservato perciò un ruolo di contorno. Mezzoretta di qui, una ventina di minuti di là, una o al massimo due presenze nella formazione di partenza, come può avvenire stasera contro il Siena. Avversario che attraversa peraltro un eccezionale periodo di forma e quindi da affrontare con serietà, senza illudersi, cioè, che la virtuale salvezza raggiunta domenica lo abbia ammorbidito. Con la Lazio impegnata a Torino, Stramaccioni intravvede la possibilità di riguadagnare i due punti gettati nella bora triestina. Poi andrà a sfidare l’Udinese: la Champions passa da questi due incroci.