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Massimiliano Nebuloni ha analizzato negli studi di Sky la sconfitta dell'Inter allo Juventus Stadium: "C'è il problema dei troppi cambi in generale. In difesa i titolari sono sempre i due centrali Miranda e Murillo, la rotazione sulle fasce c'era anche prima. Troppe girandole e cambi di sistema diversi hanno disorientato i giocatori. Senza punti di riferimento i giocatori sono andati in difficoltà. Adesso che le cose vanno male la situazione è cambiata in negativo. Santon è letteralmente scomparso, non c'è mai stata una continuità né a destra né a sinistra. C'è un crollo, come ha detto Ausilio con toni durissimi mai sentiti prima. Questo deve far riflettere anche Mancini, che ha qualche responsabilità. La continua rotazione ha tolto dai giochi tanti giocatori, che erano dei punti fermi e che si sentono estranei al progetto. Un po' perché Mancini li ha mollati, un po' perché come Jovetic non si intende con Icardi. L'attacco si distinue per la progressiva scomparsa di alcuni giocatori: Jovetic ha giocato due volte nel girone di ritorno, Eder (appena acquistato) ieri era in panchina e Mancini gli ha provato Palacio. A centrocampo Medel ha giocato meno per squalifiche e infortuni, Brozovic era fuori per squalifica. Non c'è continuità, è il reparto che ha cambiato di più. Ha inciso sulla difesa: se non hai il filtro che protegge perdi equilibrio. Una ragione precisa del crollo non la saprebbe spiegare anche Mancini. Anche se le cose fossero andate bene c'era il rischio che Mancini se ne andasse comunque. forse non ci sono i presupposti per il progetto che aveva in mente lui, forse non c'è la società che lui si immaginava ci fosse. Questa lunga agonia rischia di accelerare un addio che secondo me è abbastanza concreto. Il richio se non si va in CL è quello serio del ridimensionamento. Vendere nel rispetto del FPF uno o due pezzi pregiati: Miranda, Icardi, Brozovic. Icardi sarà disposto ad aspettare ancora il ritorno in CL, nel caso non venisse raggiunto l'obiettivo?"
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