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Alessandro Nesta ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del Corriere dello Sport, iniziando con un focus sullo spareggio fra Svezia e Italia: ""Nel '97 fu difficile perché nello spareggio può succedere di tutto. Giocammo nella neve e il match si trasformò in una battaglia nel fango. Fu l’esordio in Nazionale di Buffon e mi ricordo che andammo avanti 1-0 e poi fummo raggiunti. La qualificazione la conquistammo al ritorno. E' molto pericoloso, se sei l’Italia in uno spareggio, hai solo da perdere. La preoccupazione e la pressione sono palpabili. Se l'Italia non andasse ai mondiali? Un fallimento. Se sei l’Italia i Mondiali li devi fare per forza".
Sul campionato italiano, invece: "Simone Inzaghi ha tanti perché sta facendo vedere un gran calcio e la Lazio è costante come rendimento e risultati. Ci ho giocato insieme tanti anni e non mi aspettavo che potesse diventare un tecnico così bravo: in campo pensava soprattutto a far gol, mentre ora ha sviluppato una mentalità di squadra importante. Di Francesco? Un po’ mi ha sorpreso. E’ bravo, aveva fatto grandi cose al Sassuolo e conosceva l’ambiente, ma la pressione alla Roma non è facile da reggere. Sta andando a mille. Scudetto? No, per entrambe lo scudetto è troppo. Testa a testa fra Napoli e Juve? Sì e vincerà ancora la Juve, anche se poche squadre in Europa giocano bene come il Napoli. Il calcio di Sarri è bello, ma dispendioso e se non hai una rosa ampia... Milan? Non è ancora decollato e ci sono tanti problemi. Quando cambi tanto è inevitabile, ma Montella è un ottimo tecnico. Fare il suo lavoro al Milan è complicato come si è visto negli ultimi anni. Inter da scudetto? Spalletti è come un uragano: ha una personalità travolgente, grandi idee e lo metto tra i migliori, ma Allegri ha una rosa troppo più forte di quella dell’Inter".
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