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Nel suo consueto spazio su TMW, Carlo Nesti ha parlato delle antagoniste della Juventus alla vigilia del match fra i bianconeri e il Napoli: "Anche quando imperava lo scetticismo, nel pre-campionato, ho sempre pensato, che il Napoli potesse essere, a ridosso dell’Inter, l’anti-Juve. Ero convinto, che l’avvicendamento Sarri-Ancelotti fosse paragonabile ai Sacchi-Capello, o Conte-Allegri, del passato remoto e prossimo. Dall’intregralismo spettacolare, all’eclettismo equilibrato: imporre una strategia più elastica e prudente, senza perdere la brillantezza del gioco. Mi aspettavo, in particolare, che Ancelotti uscisse dai rigidi schematismi del predecessore, con l’unica lacuna grave dell’assenza di Jorginho. Il passaggio dal 4-3-3 al 4-4-2 ha garantito alla squadra, e alla Nazionale, un dono inatteso. La trasformazione di Insigne nel “nuovo Zola”: più centralità in attacco, meno distanza dall’area, e maggiore valorizzazione di tiro, opportunismo, e agilità nel breve. Simultaneamente, 2 “stantuffi” laterali unici: Callejon a destra e Zielinski a sinistra".
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