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Intervenuto ai microfoni di Fanpage.it, Marcello Nicchi, attuale presidente dall'AIA, ha parlato così del futuro del settore arbitrale:
"Non ho intenzione di sedermi sugli allori: c’è sempre bisogno di promuovere e di innovare con progetti concreti, fattibili, senza nessun libro dei sogni ma ascoltando i problemi reali e le necessità dei nostri associati" e su come sia cambiato l'arbitraggio racconta "Come c'è stata un'evoluzione nei calciatori, lo stesso si è avuto per gli arbitri. È cambiato proprio il modo di giocare, gradualmente ma inesorabilmente, ora c'è un'attenzione diversa al fisico e alla velocità: a questo ci siamo adeguati tutti".
"Procede spedito, anche se è una cosa sulla quale decide la Federazione. Appena sarà completato diventerà luogo di comunicazione e spiegazione del regolamento, e anche un centro dal quale gli arbitri potranno spiegare le decisioni prese in campo. Gianluca Rocchi ne sarà un assiduo frequentatore", mentre tra i valori fondamentali dell'Aia del domani indica "Autonomia, meritocrazia e innovazione sono i punti cardine, gli ingredienti per la ricetta vincente dell'Aia del domani. La cosa che rivendico maggiormente è la partecipazione del nostro 2% al Consiglio federale, mentre sulla divisione della Can voglio fare chiarezza: fu una richiesta delle rispettive leghe nel momento della loro scissione".
"Storicamente agli arbitri italiani è riconosciuto un enorme valore a livello internazionale. Sono i migliori e vengono ritenuti tali da tutti gli addetti ai lavori. Non sono preoccupato per il futuro: molti giovani promettenti stanno già seguendo le orme di chi ha ottenuto grandi successi nel recente passato, facendo enormi passi avanti dal punto di vista tecnico".
"Con l'avvento della Sala Var si può aprire una fase nuova, con uno sguardo nuovo aperto alla comunicazione su tutti i livelli - aggiunge Nicchi - Oggi la cooperazione di tutti i mezzi di informazione è imprescindibile, dobbiamo imparare a fare un uso consapevole anche dei social. Il Comitato nazionale ha già deliberato all'unanimità in questo senso, con una riforma strategica del gruppo di lavoro che curerà la comunicazione. Ne faranno parte associati giornalisti di importanti testate".
"Oggi con l'avvento di un Settore tecnico qualificato, tutto ciò che avviene nelle nostre riunioni diventa pubblico. E con l'aiuto di slide e schede, l'arbitro diventerà parte integrante e propositiva per le squadre di calcio che ne faranno richiesta spiegando le decisioni tecniche prese. Questo per creare anche un rapporto di maggiore conoscenza e stima reciproca".
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