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L'introduzione del tempo effettivo non e' una necessita' ma se cosi' sara', non sara' per colpa della Var. E' il pensiero del presidente dell'Aia, Marcello Nicchi, ospite di "Radio Anch'io Sport" su RadioUno. "Innanzitutto ci sono tante persone che si muovono e si spostano, ci sono dei costi e magari in futuro si aggiungera' una persona che fa il cronometrista. Ma oggi serve? Direi di no. Come arbitrare le partite lo decidono i giocatori. In alcune gare il Var interviene sei volte, in altre mai, abbiamo perso mediamente un minuto e mezzo in piu', cambia qualcosa? Si fa prima ad ascoltare un collega alla Var o vedere un monitor che stabilire la distanza in una punizione".
(agenzie)
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