Il difensore della Primavera dell'Inter Ryan Nolan, intervistato da Pundit Arena, ha parlato del suo passato e del suo presente in nerazzurro e anche del sogno della Nazionale:
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Nolan: “L’Italia il top per un difensore, sogno l’Irlanda. Ecco come mi ha scovato l’Inter”
Il difensore dell'Inter Primavera ha parlato del suo passato e del suo futuro
PRIMA SQUADRA - "Penso a me stesso, la stagione sta andando bene, specialmente la preparazione con la prima squadra. Ho imparato tanto ed è stata una grande esperienza allenarsi e giocare con loro per un mese. In campionato siamo in quarta, quinta posizione, stiamo facendo bene ora, anche in Youth League abbiamo fatto bene, ma siamo stati sfortunati".
SPAGNA - "Quando avevo 8 anni mi sono trasferito in Spagna con la mia famiglia e ho giocato a calcio lì. Ho iniziato a giocare a calcio quando avevo 3-4 anni, anche in Irlanda giocavo sempre in giardino, avevo sempre la palla tra i piedi. Ho sempre amato il calcio. Quando sono andato in Spagna ho iniziato a giocare, ho conosciuto nuovi amici e ho continuato a giocare. Giocavo in un torneo tra province in Spagna, abbiamo giocato a Barcellona e ho fatto molto bene ed è stato lì dove gli osservatori dell'Inter mi hanno visto. Poi ho fatto altre due partite con la provincia di Murcia, ho giocato bene e l'Inter ha deciso di ingaggiarmi".
INTER- "Il primo anno nel club è stato duro. Più che altro per abituarmi al linguaggio, ai nuovi compagni e allo staff, ma ora sono qua da 4 anni, tutti mi conoscono e io conosco tutti, anche il magazziniere, tutti! Mi sento come a casa, il centro d'allenamento è la mia seconda casa. Sto benissimo e mi diverto. Credo di essermi abituato a giocare con questa maglia. All'inizio è stato un grande salto giocare nell'Inter. Quando ho messo questa maglia sentivo pressione. Ora ci gioco sempre e mi sono abituato, mi sembra quasi normale indossarla".
DIFESA - "Sono migliorato tantissimo come difensore giocando in Italia. A livello tattico, nel modo di difendere, nel posizionamento, nella linea, non credo ci sia un paese in grado di farti imparare più dell'Italia. In Spagna è importante che i difensori sappiano portare palle e non guardano a come difendi. In Italia la prima cosa che guardano è come difendi. E credo di aver imparato tantissimo. Molte persone dicono che se vuoi diventare un grande difensore devi venire in Italia per il modo in cui difendono e il modo in cui pensano a livello difensivo, adesso in qualsiasi parte andrà mi porterò sempre dietro tutto ciò nella mia tasca, mi aiuterà ovunque andrò".
PRIMA SQUADRA - "In Italia è davvero dura arrivare in prima squadra, non hai una chance se non sei fenomenale e ancor di più in un grande club come l'Inter devi essere per forza un top player. Molti compagni decidono di andare in prestito in Serie B o C per uno o due anni sperando di poter far bene e tornare all'Inter in futuro. E' difficile riuscire a sfondare direttamente in prima squadra".
IRLANDA - "L'Irlanda è il mio obiettivo. Sono irlandese al 100%. Anche il mio accento è irlandese. Voglio giocare al 100% con l'Irlanda. Voglio indossare la maglia verde". L'80%-90% delle giovanili irlandesi giocano in Inghilterra, eccetto qualcuno che gioca in Irlanda, ed è normale che gli allenatori vadano lì a vedere i giocatori perché ce ne sono tanti. Sono l'unico giocatore in Italia, ma lavorerò sodo per farcela. Non sono sicuro al 100%, ma penso che siano venuti qui. In questa stagione con la Youth League abbiamo giocato anche in Inghilterra e in campi internazionali, hanno avuto più occasioni per vedermi".
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