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Ora che il Suning, sembra ad un passo dal prendersi l'Inter, Mancini e i tifosi nerazzurri si augurano che il gruppo cinese possa immettere nel mercato soldi importanti per rafforzare la squadra. Certo, per questa sessione estiva, come noto, si potrà fare ben poco, anche a causa degli impegni sottoscritti con l'Uefa, ma la speranza è che i cinesi che sono proprietari anche dello Jiangsu, potrebbero, regolamenti permettendo, far arrivare in prestito sotto la Madonnina tre giocatori, che con la loro esperienza, potrebbero servire al club nerazzurro. Il primo nome è quello di Ramires Pilastro del Chelsea campione d’Europa nel 2012 e della Seleçao, tanto da diventare oggetto del desiderio anche della Juventus negli anni scorsi. Acquistato per 28 milioni di euro, lo Jiangsu l’ha strappato ai londinesi dopo diversi rilanci milionari. Mezzala di livello mondiale, in grado di ricoprire tutti i ruoli in mezzo al campo. Il secondo? Alex Teixeira. Il gioiello di classe ‘90 inizialmente era apparso titubante dinanzi al corteggiamento cinese e appariva più attratto dalle sirene provenienti dalla Premier League. L’arrivo del connazionale l’ha spinto, insieme a una montagna di yuan (al cambio 10 milioni di euro a stagione sino al 2019), ad accettare. Teixeira è da anni una presenza fissa nella prime posizioni della Scarpa d’Oro, a penalizzarlo solo i bassi coefficienti dei campionati in cui ha militato. Dribbling e fantasia tipicamente sudamericane, il classico crack in grado di infiammare gli stadi con le sue giocate. Insomma, il partner ideale per esaltare un goleador come Mauro Icardi. E poi occhio a Jo. L’ex Corinthians ha indossato la maglia della nazionale brasiliana durante l’ultimo mondiale, ma stenta ancora ad ingranare in Asia. I numeri sinora lo relegano fra i bocciati: appena un gol in nove apparizioni nel campionato cinese. Fra le stelle griffate Suning è sicuramente l’elemento che stuzzica meno la fantasia dei tifosi, anche se a 29 anni potrebbe ancora vivere una seconda giovinezza calcistica. E chissà che questa chance non possa concedergliela proprio Roberto Mancini. Il tecnico interista lo conosce bene per averlo allenato ai tempi del City nella stagione 2010-11: in realtà l’esperienza non fu particolarmente esaltante, tanto che Jo chiuse la stagione senza segnare neanche una rete risultando di fatto la quinta punta. Al brasiliano è andata meglio l’impatto con San Siro: alla prima nella Scala del calcio andò subito a segno. Era il 2007 e vestiva la maglia del Cska Mosca, ma alla fine l’Inter di Ibra e Cambiasso completò la rimonta, vincendo 4-2.
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