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Le voci
—Partecipare vale 18,6 milioni per ogni squadra. Un successo nel gruppo 2,1, un pari 700 mila euro. Soldi anche per il piazzamento in classifica (fino ai 12 milioni alla prima). Poi milioni a piovere per ogni passaggio di turno: 11 ottavi; 12,5 quarti; 15 semifinali; 18,5 finalista; 25 campione. Infine, market pool e ranking storico: da 1 a 46 milioni. Senza dimenticare biglietteria, marketing, sponsor, maglie e tutto l’indotto. I guai sono per chi non è in Champions. Serve un intervento riequilibratore, sennò chi vince guadagna e vince ancora e guadagna ancora… Premier e Uefa stanno pensando a una spesa massima assoluta per i club, non più proporzionale al fatturato, per evitare che la forbice si allarghi.
Le italiane
—E noi? Entrare è già arricchirsi, nelle casse delle cinque italiane entreranno subito circa 230 milioni: Inter 54, Juve 53, Atalanta 50, Milan 44 e Bologna 28. Non male. Il “circa” è necessario, qualche aggiustamento in corso c’è sempre, anche perché da quest’anno conta anche la posizione nel ranking. Sono cifre che possono raddoppiare nel torneo con i risultati. In teoria, molto in teoria, Juve e Inter, quelle con i parametri migliori, potrebbero avvicinarsi a 150 milioni vincendo tutto. Ma un centinaio di milioni è alla portata, almeno superando il gruppo. Nelle coppe 23-24 è stato il Napoli a guadagnare di più tra le italiane: 70 milioni", si legge.
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