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GdS – Nuovo San Siro, scontro Sala-Zhang dopo silenzi e ritardi: brusca frenata

Ieri è andato in scena uno scontro verbale a distanza tra il sindaco di Milano Beppe Sala e l'Inter sulla questione nuovo San Siro

Alessandro De Felice

Non c'è solo la questione Covid a tenere banco in casa Inter. Nella giornata di ieri c'è stato un botta e risposta a distanza tra il sindaco di Milano Beppe Sala e il club nerazzurro sulla questione relativa al nuovo San Siro.

Il primo cittadino di Milano vuole certezze economiche dall'Inter, dopo i dubbi nei mesi scorsi sul Milan e su Elliott. "Le difficoltà di Suning e il punto di domanda sull’assetto societario di domani del club di viale della Liberazione sono – per il primo cittadino – un ostacolo troppo grande perché la Giunta di Palazzo Marino possa dare l’ultimo lasciapassare al progetto di nerazzurri e Milan.Non la pensa così, ovviamente, il club della famiglia Zhang: il nuovo stadio è da sempre un asset fondamentale, da giocare anche nelle trattative con i possibili nuovi soci o per ottenere un finanziamento-ponte. Ecco perché i dubbi di Sala sono considerati «un’offesa» alla storia della società".

La Gazzetta dello Sport spiega che Sala ieri ha preferito non parlare del Milan alla luce della sfida di ieri sera in Europa League contro il Manchester United, gara di ritorno degli ottavi di finale.

Il botta e risposta rappresenta un grande brusco stop al mega progetto: "I ritardi e i silenzi di Palazzo Marino, infatti, sembravano sempre più rumorosi davanti ai passi formali fatti da Inter e Milan". Per passare alla fase 2, con la scelta tra Cattedrale di Populous e gli Anelli di Manica Sportium, manca il via libera del Comune: "Lo scorso maggio avevano presentato il documento finale dell’intero masterplan corretto secondo le condizioni fissate dal Comune, con parte del Meazza in piedi e destinato ad attività sportive e commerciali. A novembre era arrivato lo studio di fattibilità con meno cemento nella zona extrastadio. Infine un mese fa le società avevano consegnato le integrazioni sul piano economico finanziario. Forniti i dettagli sulla quantità e la qualità degli spazi di San Siro destinati a rimanere ad uso pubblico". Un ok che non è arrivato e che ora rischia di rimettere tutto in discussione.

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