L'Inter può respirare e ora ha i fondi per adempiere a tutte le scadenze che incombono. E' difatti di ieri l'ufficialità della chiusura del finanziamento dal fondo americano Oaktree, che, come spiega il Corriere dello Sport, garantisce il fondo necessario per uscire momentaneamente dalla crisi di liquidità: "L’entità complessiva dell’operazione è pari a 275 milioni di euro, 220-230 dei quali finiranno nei forzieri di viale Liberazione, tramite una serie di finanziamenti soci attraverso la holding lussemburghese di Suning, Great Horizon, lungo un arco temporale che si concluderà con la stagione 2021/22.
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Cds: “Oaktree, 230 mln nelle casse dell’Inter. Poi si aprono due strade”
Il Corriere dello Sport spiega cosa succederà ora con la chiusura dell'operazione del finanziamento di Oaktree
Lungo questo percorso, inoltre, LionRock verrà liquidato per la sua quota del 31%. Di conseguenza verrà convocato un CdA, così da ratificare l’uscita dei due membri in rappresentanza appunto di LionRock, Daniel Tseung e Tom Pitts, con il conseguente ingresso di altri due membri indipendenti, che faranno da riferimento per Oaktree. Il nome certo è quello nel notaio Carlo Marchetti, mentre per il secondo c’è un’idea, Federico Ghizzoni, ex-ad di Unicredit, ma è ancora da confermare. E’ a questo punto che le due versioni prendono indirizzi diversi.
Secondo la prima, il fondo californiano entrerebbe nell’azionariato attraverso un aumento di capitale. Secondo l’altra, invece, Oaktree si limiterebbe ad avere in pegno le azioni del club attraverso Great Horizon. Gli accordi prevedono che tra 3 anni Suning debba restituire il denaro, compresi gli interessi fissati al 9%. Non dovesse riuscirci, allora Oaktree escuterebbe il pegno, divenendo il nuovo proprietario dell’Inter: come Elliott con il Milan", si legge.
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