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Oba Martins: “Grazie Thohir! E’ bello che si ricordi di me. Quando morì mio padre…”

Francesco Parrone

‘Ho detto Nicola Ventola ma ho apprezzato lui come Oba Oba Martins’. Le parole di Erick Thohir, neo patron dell’Inter, risuonano forte. Dall’Indonesia all’Italia, gli echi arrivano anche a Seattle. Là, dove...

'Ho detto Nicola Ventola ma ho apprezzato lui come Oba Oba Martins'. Le parole di Erick Thohir, neo patron dell'Inter, risuonano forte. Dall'Indonesia all'Italia, gli echi arrivano anche a Seattle. Là, dove l'ex attaccante nerazzurro dell'Inter sta giocando e segnando. "Ringrazio Thohir, il suo attestato di stima mi emoziona molto", confessa Obafemi Martins a Tuttomercatoweb.com, che proprio negli States si trova con il suo agente Peppino Tirri che l'ha prima portato in Russia ed ora nella terra a stelle e strisce.

Da Ventola a Martins: Thohir si dimostra intenditore e conoscitore dell'universo nerazzurro."E' bellissimo che si ricordi di me, io che ho iniziato la carriera da professionista all'Inter. E' un piacere e sarà un piacere tornare in Italia presto: per me ho una seconda casa, non ho mai venduto quella di Como poi".

Quando torna?"A dicembre sarò in Italia, ancora devo decidere se venire a vedere l'Inter".

Che non sarà più l'Inter di Massimo Moratti."E' stato un grande presidente, con me è stato gentilissimo ed ha fatto tanto per tanti giocatori. Gli auguro il meglio, così come ha fatto con me".

C'è qualcosa che la lega a lui in modo forte?"Quando morì mio padre, mi dette dei soldi per andare in Nigeria, dalla mia famiglia. Ero giovanissimo, ma questa è una cosa senza prezzo. Non era tenuto a farlo, non era necessario ed è un gesto che ricorderò per sempre".

Parliamo della sua avventura in MLS: come sta andando?"Bene, bene, molto bene. Sto giocando molto e sono felice".

Ci dicono che negli States la considerino una star?"Qui la vita è molto tranquilla, serena, non c'è grande pressione per noi calciatori e va davvero tutto a meraviglia".

Magari il livello del calcio è inferiore."Ogni nazione ha il suo: in Italia c'è un tipo di gioco, in Premier inglese un altro, in Spagna idem. E' difficile da paragonare, certo è che il soccer si sta sviluppando in questi anni...".

Tornerebbe in Italia?"Mai dire mai. Qui sono felice, è stata una scelta di calcio ed una scelta di vita. Il campionato italiano è bellissimo, chiaro, ma è presto per parlare di futuro".