"C'erano agenti pronti a promettermi di tutto. Uno mi ha avvicinato in un hotel con una 24 ore piena di soli. Non ricordo nemmeno che club rappresentasse. Era piena di 53mila sterline e me le offrì per firmare un contratto dicendomi che se avessi firmato ne avrei avuti molti di più. Ero tentato, non avevo mai visto così tanti soldi ma ne parlai con segretario FA che badava a me. Mi disse di ignorare quell'agente ma mi promise che avrei firmato per un grande club. Dopo il torneo mi disse: Giocherai per lo United, ti vogliono e parti domani. Mio padre era felice, mentre mia madre pianse perché sarei andato all'estero così giovane". Dopo un mese di prova Obi Mikel torna in Nigeria: "Sir Alex ha detto che gli piaccio. Mi ha fatto sentire bene e mi ha incoraggiato ogni giorno. Mi ha chiamato nel suo ufficio indicandomi le macchine nel parcheggio e dicendo: Se lavorerai duro, il prossimo anno guiderai una di quelle. Stai per giocare per questo club e sarai ricco. Non sapevo cosa dire, andavo ancora a scuola e non avevo un agente. Ero tornato a casa e Sir Alex chiamava un hotel vicino casa mia per parlare con me". Mikel racconta che lo United voleva farlo tornare ancora a Manchester, ma a sue spese, così il ragazzo chiese a Ferguson di parlare direttamente con Promise e di richiamare per confermare il viaggio. La chiamata non arrivò mai, ma ne arrivo uno dall'agente John Shittu. Disse a Mikel che lo voleva il Chelsea".
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