L’obiettivo che si è prefissato Stefano Pioli, è quello di cercare di riportare l’Inter in zona Champions. Tuttavia, la squadra nerazzurra sta attraversando un periodo di depressione sportiva che rischia di mettere radici alla Pinetina e al Meazza. Dopo Roberto Mancini e Frank de Boer, ecco dunque Pioli. Il cui lavoro sarà quello di rialzare le quotazioni della squadra e di conseguenza di molti elementi. Ovvero, potenziare. Il primo nome è sicuramente quello di Kondogbia. Pagato 31 milioni (più bonus) nell’estate 2015 per strapparlo al Milan, adesso ne vale la metà circa. Ha giocato interamente le prime due giornate di campionato, è ricomparso a fine settembre contro il Bologna (meno di 30’) per far indispettire De Boer e poi «ciao» tra una mezzora a Bergamo e un affaticamento muscolare. L’equivoco di fondo dettato dalla spesa iniziale rimane: dove rende meglio Geoffrey? La società ha chiesto a Pioli - che ieri ha visitato la sede del club dopo aver provato la nuova divisa - di lavorarci con cura. La media-voto della Gazzetta di 5,3 suggerisce che la svolta necessaria sia a U. Discorso diverso per Gabigol; in estate l’Inter lo ha pagato 29,5 milioni per prelevarlo dal Santos. In campionato è stato esposto contro il Bologna per un quarto d’ora. La celebrità però rischia di diventare leggenda: Gabigol era in Brasile, qui è solo Gabriel Barbosa che segna negli allenamenti contro Lugano e Renate. A Pioli il compito di capire dove potrà dare il contributo in un reparto denso come Mumbai. Per scongelare pure l’umore.
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Obiettivo CL, ma non solo. Pioli proverà a recuperare Kondogbia e Gabigol
Pioli proverà a rivalutare sia il centrocampista francese che l'attaccante brasiliano
(Gazzetta dello Sport)
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