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E' stata trovata un’intesa sulla valutazione complessiva dell’operazione e del club (650 milioni, inclusi naturalmente i 300 milioni di debiti e i 108 prestati da Thohir), che potrebbe portare alle firme in tempi brevi e non a fine ottobre quando si terrà l’assemblea degli azionisti per l’approvazione del bilancio 2015-16. O almeno questa è la volontà del Suning che ha fatto un’offerta impossibile da non essere accettata da Thohir visto che l’attuale valutazione dell’Inter è quasi il doppio rispetto al quella del 2013 quando l’indonesiano aveva rivelato il 70% da Moratti. Restano da capire le modalità con cui passeranno di mano le azioni. Se attraverso un aumento di capitale dedicato (come ipotizzato, si discuteva del 20-30%) o in altro modo. Di certo non ci sarà una cessione proporzionale delle quote. Moratti, che aveva già preso la decisione di uscire, monetizzerà in anticipo l’addio all’Inter.
(Corriere dello Sport)
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