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Oggi giorno storico per il calcio, via alle novità  tecnologiche

Lorenzo Roca

Oggi è un giorno storico per il calcio. L’International football association board (Ifab), unico organismo preposto alla revisione e alle modifiche al Regolamento di gioco, fondato a Londra il lontano 26 ottobre 1863, è chiamato a decidere...

Oggi è un giorno storico per il calcio. L’International football association board (Ifab), unico organismo preposto alla revisione e alle modifiche al Regolamento di gioco, fondato a Londra il lontano 26 ottobre 1863, è chiamato a decidere sull’introduzione della tecnologia sulla linea di porta, nella riunione in programma a Zurigo. È la prima volta che il calcio apre a questo tipo di innovazione, si tratta di una vera rivoluzione. Il presidente Blatter, per anni ostile a tale decisione, ha deciso un’improvvisa e clamorosa inversione di marcia nel 2010, in seguito all'ottavo di finale di Coppa del mondo in Sudafrica, quando l’assistente Maurizio Espinosa non vide il gol di Lampard in Germania-Inghilterra 4-1. Il giorno dopo, Blatter fu costretto ad andare presso il ritiro inglese per portare le scuse a nome della Fifa. Tale "umiliazione" lo convinse a spalancare le porta alla tecnologia. Nel marzo 2011, l’Ifab aveva deciso di lanciare due test fra tanti proposti: quello, inglese, dell’«occhio di falco» (hawk-eye), basato sull’utilizzo delle telecamere allineate alla lineadi porta e il GoalRef, tedesco, un pallone speciale con campo magnetico, che però non ha convinto. La soluzione delle telecamere piace alle quattro federazioni britanniche, ma non al presidente dell’Uefa, Michel Platini, che insiste per i giudici di porta, sperimentati in tre anni nelle coppe europee e a Euro 2012. Blatter è invece contrario a questa soluzione. La questione è diventata politica, perché Blatter vuole una prova di forza nei confronti di Platini, considerato da tutti il suo successore nelle elezioni del 2015. Ed è per questo che sembra improbabile che l’Ifab autorizzi la doppia sperimentazione. Blatter oggi vuole uscire da trionfatore dalla riunione. Il no di Platini alle telecamere si giustifica con il fatto che in tempi brevi sarà la tv a sostituire l’arbitro.