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Non ha paura che una contestazione possa avere un effetto contrario e caricare Lukaku ancora di più?
"Certo che ho paura. Nel rettangolo di gioco, se è in vena, Romelu è forte, devastante. Bisogna saperlo marcare".
Ora c'è Thuram...
"Marcus promette bene, ma sono due giocatori diversi".
Ma l'Inter nello "scambio" ci ha guadagnato?
"Nello spogliatoio dico di sì, in campo vedremo. È ancora presto per dirlo".
A proposito di attaccamento alla maglia: è sorpreso da Lautaro?
"Sono piacevolmente sorpreso. Quello che ha detto Roberto Baggio su di lui lo condivido pienamente ("Oggi è il simbolo dell'Inter: oltre a fare gol, lui è su ogni palla; è un giocatore straordinario che aiuta ogni suo compagno", ndr). E poi quante offerte ha avuto per andare via? E invece ha scelto di restare qui con noi. Ha scelto l'Inter".
L'avrebbe mai detto?
"Quando è arrivato ho pensato: "Sarà l'ennesimo che arriva, prende e va". Poi due anni fa ho detto: “Ma vuoi vedere che Lautaro a Milano ci sta bene?”. Lo scorso anno ho capito che aveva le palle. Ha dimostrato di esserci sempre. Se poi andrà via o la faranno andare via non lo so. Ma fin qui ha ragionato con la sua testa, ha fatto un cammino di crescita importante: campione del Mondo con l'Argentina, fi nale di Champions League con l'Inter".
E ora lo scudetto?
"Faccio fi nta di non aver sentito...".
Lautaro può essere il nuovo Zanetti?
"Spero possa diventare come Javier, ma nel calcio di oggi è difficile".
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