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Il Guerin Sportivo non ha una grande opinione del nuovo progetto dell'Inter. Avvalora le tesi di chi dice che questa rivoluzione e' solo un ridimensionamento, che non si andrà troppo lontano. Appoggia la teoria di quelli che dicono che Stramaccioni e' stato scelto dalla società per non fare mercato. E l'idea e' che a pesare in tutte le scelte del presidente e del suo staff di mercato sia quel clan di argentini formato dal capitano, da Cambiasso, Samuel e Milito. Per la serie, 'i nerazzurri non ne fanno mai una giusta'. Vi riportiamo di seguito, per intero, l'articolo scritto da Stefano Olivari, pubblicato sul blog del sito del quotidiano:
"Massimo Moratti sta proseguendo nel ridimensionamento dell’Inter, fra i complimenti della maggior parte dei media (teorema enunciato più volte da Silvio Berlusconi: le gente è tifosa, legge solo della sua squadra e accetta solo articoli in positivo) e la soddisfazione di quelli che in teoria sarebbero avversari ma che l’Inter della prossima stagione potrebbe vedere solo con il binocolo. Solo adesso si sta capendo il senso dell’operazione Stramaccioni, passato nel giro di pochi settimane da traghettatore a uomo della Provvidenza (e senza nemmeno grandi risultati), in luogo dell’ingaggio di un Villas Boas che avrebbe preteso ben altro mercato e che soprattutto non avrebbe più voluto vedere nessuna delle anziane facce che di fatto stanno gestendo tecnicamente l’Inter condizionando scelte grandi e piccole. Cambiasso, Zanetti, Samuel, Milito: una piccola e vecchia Argentina che ha creato un asse con Stramaccioni favorendo l’arrivo di Palacio e Silvestre, oltre che la permanenza di Alvarez. Assurdo analizzare tutto in chiave nazionalistica, ma la cronaca dice che Lucio è sta accompagnato alla porta, così come Julio Cesar. Sulla rampa di lancio anche Stankovic e probabilmente Maicon, all’ultimo giro buono per incassare soldi. Un po’ di saluti freddi, qualche giovane buttato lì tanto per raccattare complimenti (non si sbaglia mai, con i ‘gggiovani’), strategie che non vanno oltre la pura sopravvivenza. L’idea di base è che il livello della serie A sia sceso a livelli penosi e che anche questa Inter né carne né pesce potrebbe arrivare terza. La premessa è giusta, ma di sicuro le distanze con Juventus e Milan non sono state ridotte. Come si può spiegare tutto questo? Con meno soldi e la mancanza di chiarezza nel dichiararlo. Così servono punti di riferimento e capri espiatori già serviti".
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