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Scrive Stefano Olivari (Guerin Sportivo) a proposito dell'acquisto da parte dell'Inter di Geoffrey Kondogbia che con questo acquisto inizia a tutti gli effetti la presidenza di Erick Thohir. "Non è stato il primo acquisto costoso del club in questo periodo, perché al di là dei tanti svincolati e dei prestiti i vari Hernanes, Medel, Santon, Brozovic, Shaqiri e Murillo sono stati o saranno pagati, ma è il primo che per dimensioni (minimo 35 milioni di euro al Monaco, più bonus) rappresenta una svolta rispetto all’amministrazione dell’Inter post Triplete." Un'operazione che, essendo sopra i 20 milioni di euro, ha dovuto ricevere l'assenso anche di Massimo Moratti. Secondo Olivari l'ex presidente nerazzurro non accetta che l’Inter scenda così in basso come status rispetto ai tempi in cui i terzi posti venivano considerati una delusione.
"Certo è che Kondogbia è più importante come segnale, all’interno e all’esterno, che come acquisto in sé, pur trattandosi di un centrocampista giovane e di primissimo piano, che non a caso tutta l’Europa che conta, non soltanto il Milan, aveva cercato, e al quale l’Inter si è avvicinata più degli altri con un metodo infallibile: lo ha pagato più di quanto offrivano gli altri e almeno 5 milioni in più della sua valutazione delle scorse settimane. In questo senso parlare di ‘grande rivincita’ di Fassone e Ausilio ci sembra un po’ esagerato, mentre forse è stato più importante Mancini nel convincere uno con tanto mercato come Kondogbia a passare dalla Champions League al nulla europeo." Insomma, Erick Thohir ha battuto un colpo "ed è più che mai intenzionato a mettere in campo la migliore Inter possibile in quella che sarà in ogni caso l’ultima stagione con questo strano assetto societario, ufficializzato da articoli chirurgici che soltanto i protagonisti possono dettare. O si va in Champions o si muore? Non esageriamo: o si va in Champions o ci vuole qualcuno che paghi davvero il conto. Il prossimo anno sarà davvero interessante."
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