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Stefano Olivari analizza in un pezzo, uscito sul Guerin Sportivo, il rosso dell'Inter di Thohir (e di Moratti), concentrandosi sulle misure messe in atto dal presidente indonesiano. Misure che hanno ridotto gli sprechi, ma non invertito totalmente la tendenza economica: "Che i milioni di rosso siano 90, nell’ipotesi peggiore, o una trentina di meno nel caso si utilizzino diversi criteri contabili, la certezza è che il club di Thohir (…) ha in teoria fermato gli sprechi dell’era Moratti, ristrutturando a colpi di machete l’organigramma (la cacciata dell’amministratore delegato Fassone, uno degli ultimi ingaggi di Moratti e poi proprio da Moratti messo nel mirino, è stata soltanto il caso più eclatante), ma in pratica non è ancora riuscito ad invertire una tendenza finanziaria che non si può imputare soltanto all’assenza dalle coppe, il cui peso non va ingigantito: se andare in Champions League può produrre minimo 30 milioni diretti e un miglioramento dell’immagine, quindi dell’appeal per sponsorizzazioni e amichevoli, è anche vero che stare ai piani alti comporta spese maggiori per gli ingaggi dei calciatori, che mangiano buona parte del presunto guadagno. Siamo in ogni caso curiosi di vedere quali voci hanno portato a questo risultato negativo, di qualsiasi entità sia: non sarà certo tutta colpa di Mazzarri."
Rosso previsto, fair play finanziario e...mercato a gennaio - "Quanto tempo c’è a disposizione prima di andare alla caccia di soldi nuovi? Senza stare a fare il solito elenco delle scadenze di pagamento dei vari giocatori, bisogna ricordare che il ‘rosso’ previsto per la stagione 2014-15, nei piani di Thohir e Moratti, era inferiore ai 45 milioni: non è una nostra congettura, ma quanto messo nero su bianco ai tempi della mancata collocazione del bond da 300 milioni. Idea, quella del collocamento obbligazionario, che dovrebbe tornare di attualità fra un mese. Meno preoccupanti i parametri del fair play finanziario di Platini: l’accordo con l’UEFA prevedeva il ritorno a dimensioni accettabili (30 milioni) delle perdite annuali ma nella stagione 2015-16 e quindi alla peggio si venderà Icardi. Quanto al ritorno in sella dei Moratti, di cui il Guerino ha scritto il giorno dopo l’arrivo di Thohir, si materializzerà in ogni caso: o per per via borsistica, se il piano funzionerà, o in forma più tradizionale se la situazione dovesse precipitare. Conclusione? Siamo sempre contro il catastrofismo del genere ‘il pallone si sta sgonfiando’, ma certo è che dal punto di vista finanziario l’Inter sta viaggiando su un filo e quindi i successi sul campo sarebbero doppiamente importanti. Per questo la tentazione ‘all in’, con qualche operazione a gennaio (un giocatore di fantasia, se Ljajic non salirà di tono), è una certezza."
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