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Un lungo applauso e il coro per Corso, l’omelia: “Ha giocato in una squadra da leggenda”

Redazione1908

Le commoventi parole del Monsignor Carlo Faccendini per Corso

Un lungo applauso e il coro ''Mario, Mario'' hanno salutato, all'uscita dalla Basilica di Sant'Ambrogio a Milano, il campione da poco deceduto Mario Corso. La sua scomparsa ha toccato tutti e oggi al suo funerale, nella Basilica di San'Ambrogio, sono accorsi in tantissimi. Presente la dirigenza nerazzurra e una rappresentanza della squadra. '

'Voglio ricordare anche Pierino Prati, mi immagino stiano rinnovando in paradiso un derby spettacolare. Ha giocato in una squadra da leggenda, i nomi venivano imparati come si imparavano le preghiere o le poesie di Pascoli. Era chiamato il 'piede sinistro di Dio', un nome che gli diede il ct della nazionale di Israele, uno che si intendeva di piedi e di dio. Era un uomo che inventava calcio, era un divo, eppure nessuno è stato più antidivo di lui. Un uomo fortissimo, ma mai divo'', ha recitato nell'omelia Monsignor Carlo Faccendini, Abate della Basilica di Sant'Ambrogio.

(Ansa)