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Bordon: “Onana ottimo affare per l’Inter. Lo vedo reattivo e in Olanda…”

Bordon: “Onana ottimo affare per l’Inter. Lo vedo reattivo e in Olanda…” - immagine 1

L'ex portiere nerazzurro ha commentato l'arrivo del portiere dell'Ajax che ha svolto le visite mediche

Eva A. Provenzano

Ivano Bordon, ex portiere dell'Inter, ospite di Skysport con Walter Zenga, ha parlato anche dei nerazzurri nel salotto di Alessandro Bonan dedicato al Calciomercato. Là ha presentato anche il suo libro 'In presa alta'.

«Ci eravamo visti a San Siro per qualche partita. Walter è stato con me l'ultimo anno di Inter e si vedevano già le sue qualità. Con lui ho lasciato l'Inter in buonissime mani. Sono arrivato all'Inter a 15 anni e me ne sono andato che ne avevo 32. Per me è stata la mia famiglia, mi ha fatto crescere, non solo tecnicamente o come giocatore ma anche come uomo. Penso sia importante questo per un giovane. Anche se i tempi sono cambiati, una volta c'erano le bandiere, giocatori che stavano in una società tanti anni, ora il mondo del calcio ti porta a fare certi cambiamenti e non si deve dare conto delle cifre. Questo è il mondo del calcio e chi lo segue deve adattarsi», ha spiegato l'ex estremo difensore interista.

Bordon: “Onana ottimo affare per l’Inter. Lo vedo reattivo e in Olanda…”- immagine 2

-Onana? 

Penso che l'Inter abbia fatto un ottimo affare, ho visto parecchi filmati di Onana. Esplosivo e reattivo, nel gioco con i piedi in Olanda, dai primi calci, cominciano ad allenarsi. 

-Se esiste il rigore perfetto? 

Credo che se calciato bene, al 90%, si tramuta in gol. Il portiere può aspettare fino alla fine e battezzare l'angolo. 

-La tua parata perfetta? 

Mia moglie: importante per la mia carriera e per la mia vita. Siamo insieme da 46 anni, abbiamo festeggiato l'anniversario, penso sia una cifra che non si raggiunge facilmente. 

-Nel tuo libro racconti di Mauro Bellugi...

Per me è come aver perso un fratello. Quando ho saputo del suo problema gli ho scritto e mi ha subito video chiamato, aveva già subito le amputazioni ma era sempre gioviale. Lui arrivava dalle trasferte alle due di notte, gli piaceva la chitarra, cantava. Una volta non abbiamo sentito la sveglia, Heriberto Herrera ci ha fatto la multa, ma la segretaria riuscì a non farcela pagare. 

(Fonte: Skysport)

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