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Con Handanovic e Cordaz via e Onana a un passo dall'addio, l'Inter cambia tre portieri su tre. "La (grande) sfida degli incastri e delle spese intelligenti, rischia di far fare un passo indietro alla squadra di Inzaghi. O meglio, di costringerla a cambiare pelle", sottolinea il Corriere della Sera. Se la scorsa stagione, soprattutto nel finale, l'azione nerazzurra si è spesso appoggiata ai piedi di Onana e Brozovic, adesso cambierà tutto.
"E se mancherà qualcosa al gioco di Inzaghi non saranno tanto le parate e le uscite di André, ma quei filtranti rasoterra, capaci di innescare subito la ripartenza, magari dopo aver attratto a sé 2-3 attaccanti nel pressing. Come portiere classico, lo svizzero Sommer, nonostante i suoi 34 anni e i suoi 7 centimetri di altezza in meno, non è inferiore. Ma l’impostazione del gioco di Onana, ancora più importante quando c’è Calhanoglu in regia, non è paragonabile a quella del portiere".
"Sommer coi piedi sa giocare, fa molti lanci, anche precisi: ma rischia poco, affidandosi a passaggi più morbidi, leggibili. E c’è una bella differenza. Come nel prezzo e nell’età di Trubin, che è in scadenza 2024 e costa almeno 15 milioni, è alto 199 centimetri ed è un prospetto notevole, sia tra i pali, che con la palla tra i piedi. Sommer costa attorno ai 6 milioni e vuole essere titolare come negli ultimi sei mesi al Bayern. Trubin potrebbe crescere con calma o aspettare il 2024, lasciando ora spazio a un secondo più classico. Tutto questo non indebolisce per forza l’Inter, ma la cambia: in A la differenza potrebbe notarsi poco, ma in Champions no".
(Corriere della Sera)
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