Onana controlla spesso la palla con la suola, invitando l’avversario al pressing per cambiare rapidamente direzione.
“Prendendo in considerazione quei passaggi che viaggiano oltre i 24.5 metri, la percentuale di riuscita dell’ex prodotto del settore giovanile del Barcellona è stata di ben il 54.7%. Non è stato raro, nella stagione appena conclusa, vedere l’Inter svuotare il centrocampo (con le mezzali che si allargavano) per lasciare ad Onana lo spazio per servire direttamente Lautaro Martinez e Edin Dzeko”.
Sicurezza con la palla tra i piedi. Onana ha registrato il 72% dei suoi tocchi nella zona compresa fra l’area piccola ed il limite estremo dell’area di rigore, quindi in una porzione di campo estremamente delicata.
“In pratica, con Onana in campo una squadra può attaccare con undici uomini di movimento contro i dieci avversari. Ma Onana ha mostrato anche la capacità di poter giocare con tranquillità fuori degli ultimi sedici metri”.
Una qualità che però non è piaciuta al ct del Camerun, Rigobert Song, arrivato allo scontro col portiere ex Ajax.
In conclusione, Tuttosport sottolinea un altro dato rilevante della passata stagione:
“Nell’ultima Champions infatti il portiere dell’Inter ha concesso 7.8 gol in meno (escludendo le autoreti) rispetto a quelle che avrebbe dovuto subire in base alla qualità dei tiri subiti. Non così bene è andata invece in campionato dove Onana, pur registrando una percentuale di parate del 71.8%, ha subito 2.5 gol in più di quanto avrebbe dovuto”.
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