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Onofri: “Inter corazzata anche col turnover. Lautaro prospetto di grande livello, oggi…”

Questa la lunga analisi dell'ex difensore del Genoa

Marco Astori

Tra le pagine dell'edizione odierna del Secolo XIX, l'ex difensore del Genoa e oggi opinionista tv Claudio Onofri ha analizzato a lungo il momento dell'Inter in vista della sfida di oggi pomeriggio: "Turnover, ovvero avvicendamento della forza lavoro addetta aun processo produttivo. Una delle parole più usate nel calcio "moderno", visti calendari pressanti, rose sovraffollate, obiettivi variabili sopratutto per le grandi. L'Inter di Luciano Spalletti se lo può permettere in relazione a un organico di prima qualità non solo a livello numerico. Con il Cagliari lo attuò in attesa del PSV in Champions, 4/5 cambi quest'oggi ce li possiamo aspettare perché presto arriverà a San Siro il Barcellona, rivincita europea dopo il ko al Camp Nou. Nonostante sia tutt'altro che semplice mettere in panca qualcuno che ha spadroneggiato all'Olimpico con la Lazio, determinando in assoluto, dopo il derby vinto la settimana prima, il consolidamento di un'identità di gioco: valore aggiunto determinante per i nerazzurri, in modo da essere assieme al Napoli potenziali alter ego allo strapotere bianconero. L'intoccabile Samir Handanovic in porta, gol subito di Meitè contro il Toro aparte, è tornato sui livelli altissimi delle stagioni scorse. Linea a 4 come al solito, ma con cambio totale degli esterni, ovvero D'Ambrosio in luogo di Vrsaljko e Dalbert per Asamoah. Cambia pochissimo come atteggiamento e caratteristiche: a destra D'Ambrosio pronto a lanciarsi sulla corsia in folate potenti quanto precise, come l'ex rossoblù croato, sulla corsia sinistra Dalbert anche lui capace di offensive efficaci come al Nizza in coppia con Eysseric (ora alla Fiorentina), ma meno bravo in fase difensiva (idem per il ghanese ex Juventus). Anche al centro parziale cambio con il rientro di De Vrij, lasciato "precauzionalmente" a riposo all'Olimpico. A lasciargli il posto Skriniar o Miranda. E qui possiamo sottolineare il potenziale difensivo tra i migliori in Europa, chiunque giochi dei suddetti.

Pure in mezzo al campo ricambi di grande spessore. Il dubbio sta tra Brozovic - rientrato pure lui nella dimensione formidabile che lo aveva accompagnato ai tempi dell'acquisto dalla Dinamo Zagabria, dove oltre un lavoro a tutto campo segnava a ripetizione (gran gol contro la Lazio) - e l'uruguagio Vecino, anch'egli in gran spolvero. L'altro mediano dovrebbe essere Gagliardini, escluso dalla lista Champions (lui che è stato acquistato dall'Atalanta per la modica cifra di 28 milioni...) e quindi papabile contro il Genoa. Possibile la conferma di Joao Mario, deludente fino a ieri ma autore di un'incoraggiante prestazione nella capitale, come trequartista nel consolidato 4-2-3-1. Alternativa Borja Valero che alla Fiorentina era il regista avanzato di tutte le azioni viola pur partendo, nella grafica, come mezzala. Agli esterni magari rientra sulla fascia destra Candreva per Politano e qui la differenza sta che il secondo ha un mancino delizioso (alla Suso tanto per restare in tema), mentre l'ex Lazio, Juve, Udinese e Parma è un destrorso, dunque predilige andare sul fondo e crossare per i compagni. Dall'altra parte c'è Perisic, genio e sregolatezza, che quando è in giornata diventa inarrestabile, con galoppate continue, tiri, passaggi e cross millimetrici. L'alternativa, in crescita, è Keita. Possibile buona notizia per Ivan Juric è l'avvicendamento tra Maurito Icardi e Lautaro Martinez i quali, per ora, hanno solo il passaporto in comune. Diciamo per ora, in quanto l'ex Racing Club de Avellaneda è prospetto di grande livello (13 gol in Argentina prima di atterrare alla Malpensa) anche se con attitudini e posizioni diverse (più seconda punta) rispetto al bomber conclamato (due gol all'Olimpico lunedì scorso, che l'hanno portato alla cifra di ben 117 reti in A in sole 200 gare). Un fenomeno per come sa muoversi dentro l'area di rigore, con scelte di tempo sempre appropriate e velocità negli spostamenti a ingannare il diretto marcatore. Non ci credete? E allora andate a rivedervi il gol a Donnarumma nel derby due settimane orsono".

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