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Ordine: “Chelsea su Casadei? Mi chiedo come mai l’Inter e il calcio italiano…”

Fabio Alampi

Il centrocampista classe 2003, gioiellino del vivaio nerazzurro, sarebbe finito nel mirino del club inglese

Franco Ordine, delle colonne de Il Giornale, ha parlato dell'interesse del Chelsea per Cesare Casadei, centrocampista classe 2003 dell'Inter, gioiello del vivaio nerazzurro che non ha ancora debuttato tra i professionisti: "La notizia è quelle dell'interesse, concreto, del Chelsea, su suggerimento personale di Tuchel, di Cesare Casadei, centrocampista della primavera dell'Inter, 19 anni, considerato uno dei talenti più promettenti del vivaio azzurro (under 19), e qui spunta il sospetto che ci sia un evidente corto circuito nel calcio italiano a cui porre rimedio. Ed è il seguente: il nostro non è un Paese per giovani. Succede nel lavoro, si ripete puntualmente anche nei campionati dove pure risulterebbe vantaggioso accendere i riflettori su questa categoria di calciatori.

Casadei è venuto alla ribalta delle cronache di calcio-mercato in occasione della trattativa Inter-Torino per Bremer. Si intuiva al volo che c'era una scelta ponderata del club granata per mettere le mani sul giovanotto romagnolo. E che l'Inter ne valutasse le potenzialità è confermato da un altro dettaglio: la volontà di ritagliarsi la clausola di "recompra" per evitare il rischio di un altro caso Zaniolo, capostipite di questo fenomeno.

A questo punto c'è soltanto da chiedersi quali siano i motivi che spingono il calcio italiano a ignorare il prodotto del vivaio tricolore. Si possono riassumere in tre fattori: 1) mancanza di coraggio da parte degli allenatori sospinti a rivolgersi ad atleti collaudati piuttosto che a esordienti da formare; 2) dislivello tecnico tra torneo primavera e campionati professionisti; 3) la famosa norma fiscale secondo cui agli stranieri viene riservata una tassazione ridotta rispetto agli italiani. Per rimettere in funzione un processo virtuoso forse bisognerebbe partire dalla prima questione di fondo, il coraggio dei tecnici con il sostegno naturalmente di club, tifosi e media".