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Sulle colonne de il Giornale, il giornalista Franco Ordine ha fatto il punto sulle ultime trattative di mercato, delineando le strategie di Inter, Juventus e Milan:
"Primo proverbio del mattino: mai fidarsi delle apparenze. E le apparenze accreditate dal calcio-mercato post Covid finora segnato solo dal gran numero di accreditati allenatori toscani a spasso (in rigoroso ordine alfabetico Allegri, Sarri, Spalletti) raccontavano delle golose aspettative per la Juventus di Exor e l’Inter di Suning e di un modesto futuro per il Milan di Elliott. Poi sono arrivati, in sequenza, il summit di villa Bellini con Zhang jr. e Antonio Conte aggiunta alla notizia della rinuncia della tv di Nanchino alla Premier league, la pubblicazione del bilancio non certo esaltante di Exor e la notizia del blitz rossonero a Brescia per strappare Tonali agli interisti, ed ecco che lo scenario, agli occhi di analisti e tifosi, si è completamente ribaltato. Per ora, naturalmente. Già perché il secondo proverbio del pomeriggio è il seguente: la processione (qui intesa come fine della finestra di mercato, appuntamento il 5 ottobre) si giudica quando si ritira. E da qui alle prossime settimane, di sicuro, cambieranno molti dati tecnici e anche molti scenari perché altrettanti nodi devono essere sciolti".
SU CONTE - "Nel frattempo, dall’estrema punta di Puglia, i messaggi in codice lanciati da Antonio Conte riferiscono di una paziente attesa “dopo le promesse che gli sono state fatte”. Kumbulla e Tonali erano due trattative pianificate e poi finite nel congelatore perché è passata la nuova direttiva: prima si vende, si raccolgono fondi e poi si può procedere agli acquisti. Perciò non c’è alcun segreto da violare se si ripete che, per esempio, oltre all’arrivo scontato di Darmian (affare da 2,5 milioni), Appiano Gentile è pronto a spalancare i suoi cancelli prima a Vidal e poi a Kantèpuntando sulle cessioni contemporanee di Perisic e Skriniar".
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