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La giornata di ieri ha segnato l'inizio dell'avventura nell'Inter di Beppe Marotta. Sul Corriere dello Sport ne ha parlato il giornalista Franco Ordine:
"C’era una casella vuota e l’Inter l’ha riempita con Beppe Marotta. Detto senza alcuna concessione al manager che si è formato alla scuola della provincia virtuosa del calcio italiano (Varese, Atalanta, Sampdoria), era il meglio a disposizione sul mercato interno. Il Milan, per fare l’esempio più ravvicinato possibile, si è rivolto al calcio inglese per schierare in prima fila un “ad” che fosse all’altezza (e lo scopriremo solo vivendo) di Adriano Galliani e dell’irraggiungibile trentennio berlusconiano. Sarà un derby intrigante, il loro. Marotta, in più rispetto al sud-africano di scuola anglo-americana, ha i gradi di consigliere federale che possono servire per aggiungere all’Inter il quoziente politico necessario. Con Ausilio può realizzare il ticket perfetto, quasi come quello, collaudato dai successi juventini, ottenuto con Paratici: uno comanda in società, l’altro draga il mercato. Al contrario di Walter Sabatini, la cui esperienza si concluse in pochi mesi per mancanza di deleghe operative, Marotta è andato in Cina a ottenere la benedizione pastorale di mister Suning e il budget necessario per trascinare il club sulle tracce della Juve. Davanti a sé ha un lavoro complicato e delicato al tempo stesso".
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