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ORGOGLIO OLANDA: LA LUNGA NOTTE DELLA FESTA

L’Olanda ha fatto le ore piccole per festeggiare la qualificazione alla finale dei mondiali. Il 3-2 sull’Uruguay ha scatenato la festa. In 9,5 milioni, metà dell’intera popolazione, è rimasta incollata alla televisione per i...

Alessandro De Felice

L'Olanda ha fatto le ore piccole per festeggiare la qualificazione alla finale dei mondiali. Il 3-2 sull'Uruguay ha scatenato la festa. In 9,5 milioni, metà dell'intera popolazione, è rimasta incollata alla televisione per i gol di Van Bronckhorst, Sneijder e Robben. In 40.000, una marea arancione, hanno seguito la partita radunati nella piazza del Museumplein di Amsterdam. Poi il paese è impazzito, senza eccessi: appena 18 gli arrestati - secondo la tv Nos - per lancio di mortaretti o sassi contro la polizia. A Rotterdam centinaia di persone hanno fatti festa nella piazza dello Stadhuisplan. A Utrecht la gente si è tuffata nei canali. E a Roermond, vicino alla frontiera con la Germania, ha già lanciato la sfida ai vicini tedeschi urlando slogan di rivincita sui «prussi». E stamattina il paese ha riscoperto l'orgoglio nazionale. «La finale» è il titolo di apertura a tutta pagina del De Telegraaf, il quotidiano più importante del paese, che aggiunge: «L'Olanda sente il profumo dell'oro della Coppa». Ma c'è anche chi la butta sul sociologico. «Finalmente ecco le icone per la nostra generazione di pigri» titola ad esempio il quotidiano NRC Next che, come la maggior parte dei giornali, guarda già a domenica prossima e scrive: «Ancora una vittoria e gli Orange saranno campioni». Il ricordo delle finali del '74 e del '78 è l'incubo per gli olandesi di mezza età. Aspetto che viene toccato dal quotidiano di orientamento cristiano 'Trouw' sotto il titolo 'Gli Orange nella finale del sognò: «Il tonfo del 1974 contro la Germania Ovest può essere vista come l'epitome di tutte le cadute nei pozzi neri della disperazione tipiche del calcio olandese negli anni: arroganza da una parte, ingenuità nei momenti decisivi dall'altra». È però l'ottimismo la chiave della giornata. Nel sito del Telegraaf il titolo principale è dedicato alle parole di Dirk Kuyt: «Stiamo scrivendo la storia. Domenica prossima possiamo scrivere l'ultima pagina. Sappiamo che possiamo farcela, che abbiamo la possibilità di vincere la Coppa del Mondo. Se potrà mai succedere che una volta ce la faremo, è stavolta. Questa consapevolezza è alta tra noi giocatori e la nostra fiducia l'uno nell'altro è molto grande»