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Intervenuto a Radio Anch'io Sport, in onda su Radio Rai, il team manager della Nazionale Lele Oriali, capo-delegazione dell'Under 21 in Polonia, ha parlato dell'andamento degli azzurrini, attesi dalla semifinale contro la Spagna:
"Mi sembra di rivivere un anno fa in Francia agli Europei. Non si era partiti con i favori dei pronostici, però partita dopo partita siamo riusciti a ricreare l'entusiasmo in patria. Ho la fortuna di avere un buon rapporto con tutti, con i più vecchi della Nazionale maggiore ho avuto più tempo ma anche con i più giovani qui sono stato accettato fin da subito e mi sono sentito come uno di loro. Ragiono come un giovane Under 21".
SUL NUOVO ORIALI -"Ci sono giocatori che si avvicinano, potrei dire Marco Benassi che gioca sempre con il cuore, è uno di quei giocatori che fanno il lavoro sporco, meno appariscente rispetto ai compagni ma di grande sostanza. Era da molto che non avevamo un'Under 21 così: sono tutti titolari nei loro club e molti hanno pure già indossato la maglia della Nazionale maggiore. È un'Under 21 di assoluto valore, le sofferenze e le passioni in panchina mi fanno capire l'amore per questo sport. Sono emozioni impagabili, finché mi rimane la passione resto sugli scudi. Quando verrà meno, lascerò spazio ad altri".
SPAGNA -"C'è un po' di preoccupazione, dati statistici alla mano l'inizio in Italia è difficile. Speriamo di sfatare il tabù, può essere il passaggio decisivo per la qualificazione diretta".
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